Chi ha detto che il Braille è solo per i ciechi?
Che il Braille sia universalmente il leggere e lo scrivere dei ciechi è noto. E’ anche noto che il vedente considera il Braille ad uso esclusivo del cieco e tra ciechi. Ciò è errato, ancor più se pensiamo al mondo della comunicazione odierno.
Un esempio pratico di quanto questo assunto sia sbagliato è dato dai Contact Disc. A prima vista sembrano normali CD e come tali funzionano; ma sulla custodia e sul disco stesso ci sono scritte trasparenti in Braille. Questo non solo dà modo ai non vedenti di capire al tatto cosa hanno in mano (il classico uso del Braille), ma rende il CD fruibile agli stessi in maniera nuova. La lettura tramite computer dei Contact Disc, infatti, può rendere disponibili i contenuti testuali stampati grazie ad applicazioni speech, se progettate e incluse nel disco.
Una valida interpretazione di questa tecnologia la fornisce il progetto Cantacomici, il cui CD musicale “Prima che sia troppo tardi” – contenente 24 brani inediti scritti e cantati da artisti comici, in vendita nei negozi distribuito da SELF, e online dalla metà di aprile 2013 e in programmazione nelle radio – riporta sia sulla custodia che sul CD scritte in Braille. O meglio, in AzzaBraille, il progetto cui cui Cantacomici è testimonial.
La stampa specialistica è al centro del progetto AzzaBraille, che nasce dall'idea di trattare il Braille come qualcosa di destinato a tutti. Questa nuova tecnica di scrittura in rilievo si basa su un puntino trasparente, organizzabile in schemi Braille, e fa della versatilità e dell'economicità le proprie caratteristiche vincenti.
Stampabile su una quasi illimitata gamma di oggetti e su pressoché tutti i materiali, l’AzzaBraille tecnicamente si qualifica non come una punzonatura, ma come un deposito di materia trasparente sul supporto. Questo fa sì che immagini e superfici del supporto non risultino in alcun modo deformate; che possa essere stampato da un lato indipendentemente dal registro del lato di stampa opposto (es. l’interpunto) e non si sia condizionati dallo spessore del supporto. L'AzzaBraille può essere implementato sia durante il processo di stampa che in seguito, su prodotti finiti anche se già stampati in nero. Si può apporre su superfici piane come in quelle curve, sia sul lato esterno, sia in quello interno, su cavità o su fondi ciechi.