Tutti i numeri dell’edizione più internazionale di Fespa
L’edizione 2013 di Fespa, al di là delle tante novità esposte e dei trend emersi, ha registrato una serie di dati di notevole interesse. I visitatori sono stati oltre 22mila, il 42% dei quali veniva a Fespa per la prima volta; e molti hanno scelto di restare per più di una giornata, portando il totale a 37.460 persone da 126 Paesi. Si tratta di numeri importanti, superiori alle edizioni 2005 e 2010 e solo leggermente inferiori al 2007, prima dell’inizio della crisi. Dati che acquistano ancor più importanza alla luce del fatto che quasi due terzi dei visitatori (60%) provenivano da fuori del Regno Unito e il 15% da fuori Europa – con forti crescite rispetto alla precedente edizione: +45% dagli Usa, +66% da Australia e Asia, +100% dall’Africa.
Un’audience che decide
Questa vasta audience era composta in gran parte da decision maker (71,3%), metà dei quali dotati di poteri decisionali immediati e autonomi. Non a caso quasi il 30% dei visitatori era in fiera o col preciso scopo di investire (6,3%) o per visionare macchine e tecnologie in vista di un investimento in tempi brevi (22,1%). E un altro 14.4% ha già deciso che la sua azienda acquisterà entro la fine del 2014. Sotto il profilo dell’interesse, a fare la parte del leone è stata la stampa digitale: i sistemi di stampa hanno attratto più della metà dei visitatori (54,5%), mentre i consumabili oltre un terzo (34,8%). Risultati comunque interessanti hanno ottenuto il finishing (23,9%), la stampa serigrafica (22%), il digital signage (21,8%), i sistemi di stampa tessile (21,5%) e la stampa su magliette (21,1%).
Italia al terzo posto
Interessante anche il dato della rappresentanza dei singoli Paesi per settori: se in modo piuttosto scontato il Regno Unito ha ottenuto il primo posto tanto nel digitale (69,61% delle visite), nella serigrafia (68,83%) e nel tessile (71,99%), la seconda e la terza posizione su tutti e tre i settori, occupate rispettivamente da Germania e Italia, parlano di una forte presenza e interesse da parte del nostro Paese, che non sfigura affatto accanto al vicino tedesco. Gli altri due posti della top five sono occupati da Francia e Spagna, con l’unica significativa eccezione della serigrafia, dove ben il 5,48% dei visitatori proveniva dalla Polonia. L’Euopa Occidentale continua quindi a avere la rappresentanza maggiore, ma i mercati dell’Est Europa stanno cominciando a emergere.
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