3D Printshow, l’Italia vince il Green Award stampando le case
Dal 7 al 9 novembre a Londra si è tenuto 3D Printshow, la fiera dedicata a tutti i cosiddetti makers, coloro che stampano in 3D. Moltissimi gli appuntamenti, fra cui la consegna degli Awards, durante i quali l’eccellenza italiana ha fatto pienamente parlare di sé: infatti la startup Wasp si è aggiudicata l’ambito 3D Green Award grazie al suo WasProject e alla stampante BigDelta.
WasProject nasce dall’osservazione della vespa vasaia, che crea con l’argilla delle nicchie riparate in cui poi depone le uova. Da qui l’idea di costruire una stampante – la BigDelta – che usasse materiali argillosi per stampare case, ovviamente a basso impatto ambientale e con l’obbiettivo finale dichiarato di costruire abitazioni per le zone del Terzo Mondo.
“Adesso il modello di 3D printer che abbiamo, che si struttura su 3 assi verticali, è un prototipo di 3 metri di altezza, ma si presta ad essere replicato su grandi dimensioni”, racconta uno del team Wasp. “Stampa in argilla e fibre naturali, e man mano che la stampa procede, i primi stati si solidificano con aria e calore.”
Attualmente il progetto è completamente autofinanziato tramite la vendita delle stampanti 3D per uso personale che l’azienda costruisce, ma ci sono diversi enti universitari, fra cui il Politecnico di Milano, interessati a sostenere questa nuova frontiera della stampa 3D.