Il lungo viaggio dell’inchiostro di scena al Flexo Day
Grande partecipazione al Flexo Day 2013, svoltosi a Bologna (Bentivoglio) il 20 novembre scorso, che ha superato ogni record di partecipazione con più di 340 presenze. Il programma ha avuto un focus particolare su temi legati all’inchiostro, ma non ha mancato di portare interessanti testimonianze di un buyer, un operatore di prestampa e due importanti stampatori dei settori etichette e cartone ondulato.
L’evento di quest’anno è stato altresì caratterizzato dalla presenza di rappresentanti di Associazioni flessografiche provenienti da Francia, Benelux, Gran Bretagna, Polonia, Spagna e Svezia con le quali ATIF si è fatta promotrice dell’avvio di un percorso per la creazione di un network di collaborazione europeo nel settore della flessografia.
Il Flexo Day 2013 è stato aperto dal Presidente di Atif Sante Conselvan, che ha salutato i presenti illustrando lo stato dell’arte del settore dell’imballaggio a livello mondiale.
L’incontro è proseguito con una presentazione un po’ diversa dal solito, un intervento a tre mani sul “lungo viaggio dell’inchiostro” che ha fatto una panoramica sugli aspetti che determinano le caratteristiche qualitative e quantitative dell’inchiostro durante il processo di stampa flessografica. Chiarissimo il messaggio: la flessografia è una sola, qualsiasi sia il prodotto da realizzare, con fondamenti comuni che è opportuno conoscere. Stefano d’Andrea e due pilastri della storia di Atif, Emilio Gerboni e Roberto Margarolo, hanno condotto la platea attraverso un percorso ricco di informazioni tecniche pratiche e utili.
Il tema dell’inchiostro è stato trattato anche da Lukas Pescoller, esperto di ottica e sistemi di misurazione per arti grafiche, questa volta per valutare la qualità della stesura dello strato di inchiostro sul prodotto stampato. Omogeneità, spuntinature e altre caratteristiche da misurare e quantificare, oltre la densità e la spettofotometria.
Davide Deganello, ricercatore alla Swansea University, alla sua seconda partecipazione al Flexo Day di Atif, ha concluso la sessione della mattina, che tra l’altro ha previsto gli interventi dei due main sponsor Sun Chemical e Uteco -presentando le realizzazioni effettuate recentemente dal Welsh Centre for Printing and Coating in collaborazione con il Centro di Ricerca e Sviluppo “Specific®” su un’applicazione industriale che consente un considerevole risparmio energetico rendendo i fabbricati industriali autentiche centrali di produzione di energia pulita. Il tutto anche grazie alla stampa flessografica, che viene utilizzata tra l’altro anche per la produzione dei pannelli fotovoltaici.
La sessione pomeridiana che ha percorso il flusso completo delle lavorazioni, partendo dalle esigenze del cliente fino alla stampa, è stata aperta da Paolo De Regibus del Gruppo Perfetti Van Melle che ha presentato il punto di vista del print buyer tradizionalmente legato alla rotocalco e oggi orientato ad inserire alcuni converter flessografici nel proprio gruppo di fornitori di imballaggi, dopo avere sperimentato i positivi risultati raggiunti dalla stampa flexo.
Dopo il buyer ha preso la parola la “prestampa” che deve interpretare le esigenze del cliente e adeguarle alle caratteristiche del sistema di stampa designato per la produzione. Con l’esperienza e la competenza nella gestione della conversione del colore, Mario Villa di Masters Colors ha spiegato come garantire la migliore riuscita del progetto e quindi la soddisfazione del cliente.
Ultima, ma non per questo meno interessante, la testimonianza di chi poi concretamente mette in campo le tecnologie di stampa e realizza il prodotto: Guido Iannone della Nuceria Adesivi e Luca Simoncini della Ghelfi Ondulati hanno illustrato cosa avviene nella loro azienda.
Iannone, presentando il suo ampio parco macchine rotative, non ha potuto che confermare pubblicamente la sua fiducia in questa tecnologia di stampa, ritenuta eccezionalmente performante sia per la stampa di etichette che di imballaggi flessibili, con grande versatilità di applicazione su diversi supporti plastici e cartacei.
Simoncini ha invece illustrato maggiormente i metodi operativi che assicurano alla sua azienda notevoli risultati qualitativi ed economici con aumento, della qualità media del prodotto, cartone ondulato di grandi dimensioni che non può consentire costose improvvisazioni. Simoncini ha altresì aperto le porte del laboratorio di ricerca e sviluppo per mostrare cosa succede dietro alle quinte di un importante produttore italiano di cartone ondulato.