Packaging e cartone ondulato, mercati già oltre la crisi
C’è un comparto in Italia che, nonostante l’economia fatichi a ripartire, non subisce particolarmente la crisi. Parliamo di quello del packaging e più nello specifico del comparto del cartone ondulato, che negli ultimi 20 anni ha registrato una crescita media superiore a quella del Pil italiano. Mentre il prodotto interno lordo dal 1994 ad oggi è cresciuto in media dello 0,8% annuo, la produzione di cartone ondulato si attesta a quota +2,2%.
I dati più rilevanti
Nel 2013 il settore ha registrato una produzione complessiva, in superficie, pari a 6 miliardi di metri quadri, con una crescita dell’1% sul 2012. Dopo due anni consecutivi di flessione, il comparto torna a crescere e la produzione in peso è stata pari a 3.498.470 tonnellate (+0,75% sul 2012). I dati sono stati diffusi da Gifco, Gruppo italiano fabbricanti cartone ondulato, che sottolinea come il cartone ondulato sia uno dei materiali da imballaggio più ecosostenibili in circolazione, naturale al 100%, riciclabile e rinnovabile. Ogni anno, con questo materiale, in Italia vengono prodotte circa 3,5 milioni di tonnellate di imballaggi, ovvero oltre 6,2 miliardi di metri quadri di superficie.
In Italia, sempre sulla base dei dati delle aziende associate e Gifco ( oltre il 90% del totale) sono 478 gli stabilimenti attivi nella produzione di cartone ondulato in fogli e scatolifici, che acquistano il materiale per trasformarlo poi in imballaggio.
L’industria del packaging quindi si mantiene ancora stabile, con un fatturato di 3,5 miliardi e garantisce occupazione con oltre 15mila addetti impiegati.
I settori merceologici di riferimento
Il settore alimentare risulta il maggiore mercato di questo materiale, seppur con una leggerissima flessione. Nel 2013, infatti, il 59% degli imballaggi è stato destinato al food, mentre nel 2012 la quota era il 60%. Questo dato è in parte riconducibile a una diminuzione della produzione di generi alimentari che, secondo le statistiche di Federalimentare elaborate su base Istat per l’anno 2013, si è attestata complessivamente a -0,8%.
Il restante 41% delle scatole in circolazione nel 2013 è stato utilizzato dai comparti non food (elettrodomestici, ceramica, porcellana ed edilizia, detergenza, industria metalmeccanica e mezzi di trasporto, mobili e arredamento, prodotti chimici industriali, prodotti del tabacco, prodotti di carta per uso igienico e per la casa, prodotti farmaceutici, cosmesi e igiene personale, prodotti per la casa, settore tessile, abbigliamento e calzature, vetro).
La produzione per aree geografiche
Con oltre 1,44 miliardi di metri quadri di cartone ondulato prodotti nel 2013, l’area Emilia Romagna – Marche si conferma il primo territorio italiano per produzione (che copre da solo il 23,2% della produzione totale), seguito da Lombardia (22,3%, per 1,38 miliardi di metri quadri di cartone ondulato prodotte) e Toscana (18%, 1,1 miliardi di metri quadri). Il resto della produzione annuale , sempre sulla base dei dati forniti dagli associati Gifco, si divide Triveneto (15,5%, 961 milioni di metri quadri), Sud e Isole (8,6%, 535 milioni di metri quadri), area Lazio – Umbria – Abruzzo (6,1%, 380 milioni di metri quadri) e area Piemonte – Liguria – Valle d’Aosta (6,3%, 390 mila 700 tonnellate).