Color management, la soluzione tutta in un software
Quante volte abbiamo letto o sentito che il colore attrae di più, che il colore genera più attenzione, più interesse e via dicendo? Infinite. Il colore la fa da padrone. E quando si parla di stampa la cosa può essere doppiamente vera.
Perché non è infrequente che quella foto dai colori così brillanti o quel lavoro di grafica così ricco di sfumature escano dalla stampante con colori smorti e piatti, senza quelle variazioni che invece sullo schermo del computer erano così evidenti.
Basta, infatti, che le impostazioni di PC e stampante a livello di gestione colore siano differenti e, come si suol dire, la frittata e fatta. E se questo può succedere fra due dispositivi, provate a immaginare cosa può succedere quando si parla di uno stampatore che possiede diversi sistemi di stampa – offset, digitali, inkjet, toner, flessografiche, …
Qua entrano in gioco i software gestionali per il colore, tasselli fondamentali della produzione. Integrati nei flussi di lavoro aziendali, questi programmi gestiscono tutte le variazioni cromatiche dei singoli lavori, assicurandosi che arrivino alla fine del processo con la resa colore che avevano all’inizio, senza errare neppure una sfumatura.
Tramite un unico programma e una sola interfaccia diventa così possibile configurare ogni sistema – che è dotato di proprie regole per la gestione cromatica. Con pochi passaggi si sceglie il profilo desiderato e lo si imposta per tutta la linea di produzione, assicurandosi così che la resa cromatica non vari.
Grazie al costante monitoraggio svolto dal programma, quest’ultimo coglie eventuali variazioni nel processo – ad esempio un cambio di supporto o di inchiostri – e si adatta automaticamente alla nuova situazione, senza bisogno di riconfigurazione. Lo stesso accade nel caso di modifiche manuali ai colori: un piccolo ritocco viene recepito senza necessità di rimettere mano a tutti i parametri e di bloccare il flusso di lavoro in attesa del nuovo profilo.
Altri vantaggi sono rappresentati dalla semplicità d’uso dei programmi, che non richiedono agli operatori approfondite conoscenze di gestione colore, e la conformazione automatica agli standard internazionali quali ISO, GRACoL, Fogra e altri.
di Federico Zecchini