Email marketing, quando è più efficace
Lo sapevi che se l’oggetto della tua email supera le 80 battute, contrariamente a quanto si pensi, il tasso di apertura si alza, soprattutto se si tratta di newsletter con contenuti editoriali rilevanti? E se l’oggetto dell’email è troppo telegrafico? Ancora meglio: il tasso di apertura sfiora il 15%, se non superi le 20 battute. Questo e altro sono i dati e le osservazioni emersi da uno studio condotto da MailUp sui trend dell’email marketing del 2013.
Perché impostare una strategia di email marketing
Se sei un responsabile della comunicazione o un marketer o più semplicemente hai un’azienda, sai che ogni giorno ti dovrai confrontare con obiettivi che rientrano nel tuo piano strategico. Ogni azione che metti in atto viene misurata in virtù dei tuoi traguardi aziendali. È aumentato il traffico sul sito? È incrementato il numero di iscritti al database? Hai rafforzato la tua brand awareness? Sono aumentate le vendite? Se le risposte non sono soddisfacenti, allora c’è un problema, che per tua fortuna, è facilmente risolvibile, se inizi a conoscere le abitudini degli utenti. Che tu ci creda o no, il volume dei tuoi affari dipende molto da come comunichi anche attraverso le email.
La Newsletter batte la Dem
Tra Dem e Newsletter quella ad ottenere percentuali più elevate in termini di OR (Open Rate, il tasso di apertura) e CTR è la newsletter. Sembrerebbe proprio che gli utenti preferiscano ricevere contenuto informativo rilevante, anziché contenuto promozionale. Allora il Direct Email Marketing serve? Sì, ma solo se hai profilato correttamente la tua audience.
In quali settori le email vanno forte?
Assicurazioni, Finanza e Banche: è questo il settore in ambito B2B con il tasso di apertura più alto (59%). Il motivo, come spiegato nell’Osservatorio Mailup, è dovuto al fatto che il contenuto è altamente personalizzato. E se misuriamo quanti utenti hanno cliccato sulla messaggio, il primato va al settore Moda, Abbigliamento e Calzature, che si aggiudica un valore del 33% in ambito B2C.
Come interagiscono gli utenti?
In quali paesi i destinatari sono più reattivi? I dati dell’Osservatorio parlano chiaro: in Svezia, Finlandia, Brasile e Argentina, gli utenti interagiscono di più, ma lo stato che presenta un CTOR più alto è il Portogallo, con un picco del 60%. E la situazione in Italia? Non va troppo male: un bel 30%.