Le infinite possibilità dell’inchiostro
Qualunque cosa si voglia stampare, su qualsiasi substrato lo si voglia fare, l’importanza dell’inchiostro è innegabile. E se appare immediatamente evidente che stampare su ceramica con inchiostro adatto a lavorazioni plastiche è una scelta errata, non altrettanto può esserlo scegliere fra due inchiostri entrambi sviluppati per substrati ad esempio cartacei.
La qualità del risultato finale non è data dalla pura qualità del substrato o dell’inchiostro, ma dall’interazione fra i due. Saper dunque scegliere l’inchiostro giusto per il substrato giusto fa tutta la differenza. Ci sono tipologie di inchiostri che penetrano a fondo nella trama della carta, pervadendola; ce ne sono altri che invece si attaccano alla superficie senza spingersi in profondità. Alcuni danno origine a fenomeni di riflessione non omogenea (il cosiddetto metamerismo), altri possono creare stampe con zone maggiormente colorate di altre a causa della velocità di assorbimento unità alla trama di una particolare carta.
Al contempo bisogna anche scegliere in base all’utilizzo che si farà del prodotto stampato. Usare inchiostri sensibili alla luce ultravioletta del sole per applicazioni in esterno ridurrà la longevità dello stampato, dato che i legami molecolari dell’inchiostro verranno spezzati più facilmente. Al contempo un poster gigante sospeso a 50 metri da terra difficilmente richiederà l’uso di inchiostri capaci di garantire una qualità perfetta per stampe fotografiche fine art destinate a essere viste a non oltre 50 centimetri di distanza.
La varietà disponibile sul mercato è estremamente vasta, spaziando dagli inchiostri per il tessile a quelli per gli alimenti, da quelli destinati al security printing a quelli per il vetro. Ogni segmento di mercato ha i suoi inchiostri e molti altri sono già in fase di studio. Perché uno degli aspetti fondamentali del mondo degli inchiostri è quello di non sedersi mai sui propri allori. Le case produttrici investono costantemente ingenti somme di denaro nella Ricerca&Sviluppo, andando a cercare di migliorare sempre più i propri prodotti nonché, ovviamente, di crearne di nuovi che rispondano alle esigenze emerse dal mercato. Basti pensare a tutte le tematiche ambientali che sono così sentite oggigiorno; o alle nuove direttive che vengono emanate dai governi. La nuova direttiva sulle etichette alimentari, ad esempio, non va solo a toccare il mondo del label, ma anche quello degli inchiostri. Un’etichetta che dovrà stare a maggior contatto col cibo dovrà essere stampata con inchiostro adeguato e questo genera tutta una domanda che dovrà essere soddisfatta.
La specializzazione degli inchiostri si fa sempre più spinta, andando di pari passo con una serie di richieste da parte degli utilizzatori finali che fino a poco tempo fa non esistevano. Il mondo della stampa entra ogni giorno in contatto con nuove tipologie di materiali su cui stampare. E se la tecnologia può, con le dovute modifiche, adattarsi a una gamma di supporti più o meno ampia, l’inchiostro deve invece adattarsi alla perfezione e questo non può che essere ottenuto attraverso la creazione di un prodotto ad hoc, frutto di quegli investimenti in R&D che rappresentano la linfa stessa dell’intero settore.