Non è carta straccia, il volantino fa realmente risparmiare

Li troviamo depositati disordinatamente nelle cassette delle lettere e spesso ci chiediamo perché tanta carta sprecata. Una risposta c’è. Nel 2011 sono stati stampati 12 miliardi di volantini con una spesa di 1 miliardo di euro per la stampa e distribuzione. Certo, l’obiettivo è stimolare all’acquisto, ma il vantaggio è indubbio anche per il consumatore. E’ l’unico modo sicuro per dribblare l’aumento dei prezzi e fare la spesa tranquillamente, senza perdere in qualità: il risparmio, infatti, è reale se si acquista sulla base delle offerte proposte dai volantini.

Dati alla mano, non c’è dubbio: confrontando il prezzo promozionale medio del febbraio 2011 con quello del febbraio 2012 in quattro aree campione (Torino, Milano, Napoli e Roma), le differenze complessive sul carrello finale sono irrisorie (rilevazioni Osservatorio QBerg). Lo stesso carrello di prodotti, acquistato senza tener conto delle offerte in corso, costa almeno l’80% in più.

I media ce lo dicono in tutti i modi: secondo i dati Istat, nel 2011 il volume della spesa per consumi finali delle famiglie italiane è aumentata solo dello 0,2% mentre l’anno precedente aveva registrato un più 1,2%. Il dettaglio rivela un altro aspetto interessante: si spende di più per i servizi (+ 1,6%), di meno per il consumo di beni: tra questi si registra un crollo dei generi alimentari (-1,3%). A gennaio 2012, i prezzi sono aumenti del 4,2%.

Le notizie che i consumatori ricevono sono quindi sempre allarmanti: tutto aumenta, tutto costa di più. Anche i prezzi della frutta, della verdura, di tutti i beni di uso quotidiano. Una volta è il gelo che riduce le scorte, un’altra è l’aumento del costo del carburante: sembra una giungla di giochi al rialzo che incidono sulla nostra spesa quotidiana.

In realtà“, spiega Constantin Wiethaus, amministratore delegato di PromoQui, “si può ancora avere un carrello pieno a prezzi convenienti: basta seguire le proposte dei volantini promozionali, oramai disponibili anche on line. Su PromoQui.it si possono vedere – anche su tablet e smartphone – le offerte realmente disponibili, in corso. Non si perde tempo e si può sfogliare in tranquillità tutto il volantino del momento per il supermercato più vicino o che interessa.
La lettura del volantino consente di avere una panoramica completa delle promozioni in corso e quindi di approvvigionare al meglio la dispensa, sulla base di quello che serve o potrà servire a breve (se c’è il detersivo in promozione e il mio sta per finire, posso acquistarlo, senza aspettare di averne davvero bisogno). Certo, è necessaria un po’ di pianificazione domestica, ma il vantaggio finale in termini di convenienza e minor esborso alla cassa sarà evidente.
Inoltre, poiché le promozioni ruotano, non c’è neanche il rischio di monotonia. Ovviamente bisogna essere disponibili a “lasciare” la propria “marca del cuore” per provarne anche altre. Ma lo si può fare – con i volantini – sempre mantenendo alto il livello di qualità. Diversamente, un carrello realizzato interamente con prodotti fuori promozione arriva a costare dal 69 al 90% in più. Chi non vuole subire l’aumento dei prezzi deve adottare quindi nuove strategie di pianificazione di acquisto.

Sono proprio questi i “punti dolenti” che non aiutano a controllare il costo della spesa. Emerge chiaramente dai risultati di una recente ricerca Nielsen sui consumatori commissionata all’Università di Parma: “solo il 7% dichiara di modificare la propria frequenza di acquisto per cogliere il vantaggio di offerte speciali e promozioni; solo il 17% cambia marca per acquistare in promozione”.
Ma quanto si può risparmiare, veramente?
Per fare un confronto in grado di restituire una fotografia rappresentativa, PromoQui ha immaginato e costruito un carrello composto da prodotti freschi (un chilo di arance tarocco, un chilo di pere, un chilo di cavolfiori e un chilo di insalata romana. Poi un litro di latte della Centrale del Latte, un chilo di pasta fresca ripiena, un chilo di grana grattugiato fresco, un chilo di fesa di tacchino intero) e altri prodotti alimentari (un litro d’olio extravergine di oliva, un chilo di tortiglioni di pasta di semola, un litro di passata di pomodoro in bottiglia di vetro, un chilo di caffè macinato e un chilo di omogeneizzati al pollo per bambini). A questi prodotti abbiamo aggiunto un litro di detersivo per bucato in lavatrice, un litro di detergente per pavimenti e un litro di detersivo per piatti, una confezione di tavolette per il Wc e una confezione di 29 pannolini per bimbi sui 4-9 chili).

Di questo “carrello” abbiamo confrontato i prezzi promozionali medi di febbraio 2011 con i prezzi promozionali medi del febbraio 2012, rilevati in provincia di Torino, Milano, Napoli e Roma dall’Osservatorio Prezzi di QBerg e “tarati” sull’unità di misura scelta per la comparazione (litro/chilo; l’eccezione sono i pannolini e le tavolette per il Wc): le differenze 2011-2012, sul totale del costo del carrello, sono tendenzialmente minime.

Il risultato parla chiaro: comprare seguendo le offerte proposte dai grandi centri commerciali consente di non risentire degli aumenti di prezzo. Ma l’effetto più evidente di una scelta di consumo più consapevole e mirata – basata sull’uso regolare del volantino promozionale del momento – è balzato all’occhio facendo il confronto con quanto si spenderebbe  per lo stesso tipo di carrello e prodotti di marca, ma non in offerta.

Siamo andati in ognuna delle quattro province prese a campione, andando con i nostri powershopper a fare la spesa nei supermercati di grandi insegne della grande distribuzione. In tutti e quattro i supermercati abbiamo idealmente acquistato lo stesso tipo di prodotto-marca, rilevando il prezzo chilo/litro (tranne per i pannolini e le tavolette Wc, che rappresentano il prezzo per confezione). Risultato: i carrelli con prodotti non promozionali costano dall’85 al 90% in più.

Ad esempio: a Torino, nel febbraio 2011 per la spesa con carrello di prodotti in promozione (così come sopra definito), lo scontrino avrebbe segnato 58,64 euro. Un anno dopo, l’importo sarebbe stato sostanzialmente invariato: 58,75 euro. La stessa spesa (in termini di prodotti) non in offerta costa invece 108,69 euro (85% in più).

A Milano: non ci sono differenze sostanziali tra lo scontrino frutto di una spesa improntata sulle promozioni (59,58 nel 2011; 60,09 nel 2012), ma la differenza tra il “carrello promozionale” e quello con prodotti non in offerta, in termini di importo finale da pagare, è significativa: + 69% (ovvero 101,62 euro).

A Roma, la differenza tra 2011 e 2012 del carrello con prodotti in promozione è di +2,59 euro; ma confrontando la spesa promozionale di febbraio 2012 (56,72) con quella fatta con gli stessi prodotti non in promozione, l’aumento del costo è dell’85% (105,18 euro lo scontrino finale).

Infine: a Napoli abbiamo registrato l’aumento medio più significativo dei prezzi promozionali (il carrello costava 48,54 euro nel 2011, è aumentato a 55,37 euro nel 2012) e anche la differenza più importante tra offerte promozionali e prezzi “standard”: alla fine, senza volantini, la spesa è quasi del 90% in più (104,79 euro).

Il confronto fatto è ovviamente simbolico“, precisa Constantin  Wiethaus di PromoQui.it, “ma evidenzia in modo chiaro l’effetto positivo che ha, in termini economici, una spesa basata sui volantini oppure no. L’efficacia del volantino è data quindi dall’utilizzo dello stesso come una sorta di “navigatore alla spesa”. Meno utile normalmente è invece, soprattutto per la spesa settimanale, la comparazione dei volantini per trovare l’offerta migliore su un singolo prodotto: un carrello completato facendo la spesa settimanale in più supermercati farebbe, infatti, perdere la convenienza, per il tempo necessario e la benzina da spendere nei vari spostamenti.

PromoQui.it, oltre ad essere un aggregatore di dati di tutto il territorio nazionale, è l’unico motore di ricerca italiano che non solo consente di trovare le promozioni in corso per i singoli prodotti ma permette di sfogliare tutti i volantini disponibili: non solo quelli digitali, ma anche quelli cartacei e localizzati dei singoli punti vendita (che nessun altro servizio on line è in grado di mostrare): così è possibile scegliere, con una panoramica realistica e completa, quello che c’è “intorno a sé”, dove fare la propria spesa. Tra l’altro, scegliendo di ricevere la newsletter gratuita PQ-Flash, si ricevono in anteprima nella propria casella di posta elettronica tutti i volantini promozionali sulle insegne e i prodotti che interessano, nell’area geografica indicata.

Una risposta a “Non è carta straccia, il volantino fa realmente risparmiare”

  1. dante

    è vero che i “volantoni” degli ipermercati o simili fanno risparmiare. e anche se si ha la sensazione che la lista della spesa l’abbia fatta qualcunaltro al tuo posto, alla cassa lo scontrino è decisamente più leggero, e quel volantino è stato davvero una “guida al risparmio”

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