Lean Thinking
Una nuova strategia per il settore postale Europeo
Lo scenario del mercato postale europeo ci appare eterogeneo in termini dimensionali e nelle dinamiche di sviluppo, ma risulta fortemente omogeneizzato intorno ai fenomeni di conservatorismo portati avanti dagli operatori postali, ex monopolisti, ma dominanti sulla scena per dimensioni e quota di mercato. Se il nostro punto di osservazione sono i mercati locali degli stati membri, soprattutto nei paesi più sviluppati, assistiamo a fenomeni di forte reazione alla liberalizzazione con un conseguente impoverimento di un settore già di per se in declino. Non sono visibili strategie significative di sviluppo e/o riposizionamento dei servizi, il ricorso alle offerte bundling è una costante, gli operatori privati inseguono l’incumbent nella sua linea d’azione. Il tema dominante dell’e-sostitution non lascia spazio a iniziative e proposte di altra natura. Ma cosa caratterizza questa fase di declino sia dei volumi che degli investimenti? Il conservatorismo. Gli operatori postali Europei appaiono trincerati in difesa della loro posizione dominante. Nel timore di perdere valore per il declino dei volumi a causa dei servizi digitali, invadono gli spazi dei Value Added Services con tutta la forza di cui dispongono, e impongono a livello loca le/nazionale la legge dell’offerta bundling.
IL MERCATO EUROPEO
Cosa succederà quando ci si dovrà confrontare nella dimensione del Mercato Interno Europeo? Accerchiato dai servizi digitali, esposto al declino dei volumi e dei fatturati, il settore postale saprà reagire e darsi un nuovo orizzonte? Oggi i confini sono presidiati da regole d’antan basate sui Terminal Dues. La libera circolazione delle merci non opera nel mercato degli oggetti postali. Esiste una forma di gestione della posta internazionale che grazie a una sorta di camera di compensazione, regola le partite economiche tra i vari paesi. Anche in Europa, gli stati membri ricorrono a questo sistema, tranne quando con “trucchi” più o meno noti e tacitamente accettati, non aggirano le regole Upu sul re-mailing. La jungla della legge del più forte sposta i volumi da un paese all’altro creando situazioni paradossali. Potrebbe essere più conveniente e veloce affidare la propria corrispondenza a Deutch Post in Germania per farla consegnare in Italia da Poste Italiane che affidarla direttamente in Italia a Poste Italiane o altro operatore locale. Chi paga simili aberrazioni? L’operatore nazionale che consegna e l’ambiente in termini di inquinamento da trasporto. Certo in un mercato globalizzato immaginare che documenti e informazioni siano assoggettate a simili pratiche medievali non può che aumentare il ricorso a servizi alternativi. Delivery Elettronico e/o Corriere Espresso.
PIÙ EFFICIENZA E LEAN THINKING
Proviamo a pensare in modo semplice anzi snello. Lean Thinking appunto! Il mercato è in declino? Si è in declino, non in tutti i Paesi, non in tutti i segmenti di mercato, non in tutte le applicazioni. In Italia c’è spazio per uno sviluppo del Direct Mail a fronte di una saturazione del transazionale. Al contrario in altri paesi il fenomeno è inverso. Ma a leggere le statistiche di mercato pubblicate da Wik Consulting possiamo affermare che in generale il 40% delle buste è ancora trattato manualmente e a bassa meccanizzabilità. Questo non significa aumento dei volumi, ma può significare diminuzione dei costi a fronte di un sensibile incremento degli Sla offerti agli utenti. Infine favorire lo scambio internazionale dei flussi postali con soluzioni basate sulla posta ibrida può essere un elemento che se non inverte la tendenza al declino del mercato, certamente la può rallentare. Per fare questo si dovrebbe ripensare il meccanismo dei Terminal Dues e passare ad un modello di Digital Terminal Dues, che nel garantire il rispetto dei flussi economici non vada a penalizzare gli Sla di servizio e soprattutto abbassi le tariffe per gli utenti del settore. In ultimo va da sé che un ricorso all’uso dei servizi Ict nel settore postale contribuirà ad un notevole abbattimento delle emissioni di CO2 equivalenti. In conclusione, dovremmo posizionarci a osservare il mercato e l’industria postale, dall’alto e al centro della scena europea. Pensare a come sviluppare reti intelligenti e piattaforme collaborative per favorire lo sviluppo e la circolazione dei servizi al fine di valorizzare i due punti di forza principali che il settore esprime: il valore dell’indirizzo fisico e la fiducia che gli utenti riservano agli operatori postali.