Xmf Workflow di Fujifilm vince il “Good Design Award 2012”
Fujifilm annuncia oggi che la più recente generazione del sistema multi-funzionale “Fujifilm Workflow Xmf”, sviluppato da Fujifilm Corporation, è stata premiata in Giappone con il popolare e prestigioso “Good Design Award’ 2012”.
Xmf è stato rilasciato originariamente sui mercati di tutto il mondo nel 2007 e, riflettendo le esigenze espresse dagli utenti, è stato continuamente ampliato e aggiornato. La soluzione si compone ora di “Xmf Workflow” (per la gestione della produzione di cadute macchine) e “Xmf Remote” (il sistema basato su Internet per la gestione e l’approvazione dei lavori a distanza); essendo il sistema configurabile è in grado di soddisfare una vasta gamma di esigenze.
Xmf aiuta anche a massimizzare l’efficienza operativa attraverso la capacità di personalizzare le funzioni per soddisfare le esigenze degli utenti, in questo modo il tempo necessario per eseguire le operazioni principali può essere drasticamente ridotto. Considerando che molti operatori monitorizzano costantemente il flusso di lavoro, in Xmf sono stati adottati dei colori che riducono lo stress visivo al quale gli operatori sarebbero altrimenti sottoposti.
Il sistema di supporto basato su Internet “Xmf Remote” permette la verifica degli stampati via internet, eliminando la necessità di produrre ciano fisiche, ottimizzando così il processo di collaborazione per l’approvazione. Xmf contribuisce quindi a snellire i processi di verifica, ma anche alla riduzione degli sprechi e al risparmio di risorse.
Uno dei giudici ha commentato: “L’obiettivo di questo workflow consiste nella razionalizzazione del processo di stampa. La ragione principale che ha portato alla conquista del premio è il suo sistema e l’interfaccia utente, progettata per un’efficiente operatività da parte di un’utenza diversificata, come ad esempio clienti che ordinano i lavori di stampa, designer che creano progetti e gli operatori nelle aziende tipografiche. L’interfaccia utente semplice e funzionale è un buon esempio di quanto si potrà fare in futuro in ambito industriale.”