Indagine sul terzo trimestre 2011 e quarto trimestre 2011

Come di consueto la Federazione della Filiera della Carta e della Grafica ha rilasciato i risultati dell’indagine congiunturale relativa al terzo e quarto trimestre dell’anno.

Sulla base dei risultati rilevati nell’indagine presso le imprese, il Prof. Alessandro Nova dell’Università Bocconi commenta: “Gli ultimi mesi hanno evidenziato una dinamica della produzione industriale che ha subito una nuova battuta d’arresto, in agosto e settembre. Senz’altro le dinamiche macroeconomiche e il non facile momento che ha visto l’Italia al centro della crisi finanziaria europea non aiutano né le imprese né la domanda. Puntualmente le rilevazioni sulle aziende hanno registrato il momento problematico nel corso del terzo trimestre 2011, mostrando aspettative future prevalentemente basate sul consolidamento dei livelli produttivi e assai meno su una ripresa del ciclo industriale. Rimane vero che le performance di crescita più evidenti sono state registrate da imprese aperte al commercio internazionale e che le aree di domanda prevalentemente legate al mercato interno sono invece state penalizzate.

Anche nel terzo trimestre 2011, si registrano le consuete differenze congiunturali a livello di diversi comparti produttivi della filiera. Il comparto delle macchine per grafica e converting ha registrato ancora tendenze maggiormente favorevoli prevalentemente sui mercati esteri, una condizione che dura ormai da almeno tre trimestri e probabilmente destinata a protrarsi anche nell’ultimo trimestre 2011, almeno sulla scorta delle attese. Non facile la congiuntura del comparto cartario, che registra una riduzione del fatturato e degli ordini più pesanti di quelli che caratterizzano gli altri componenti della filiera. Il comparto della grafica ha mostrato una dinamica aderente a quella della carta, mentre quello della cartotecnica trasformazione ha evidenziato, a consuntivo, una situazione maggiormente polarizzata tra imprese in crescita e aziende in contrazione, frutto anche dell’articolazione produttiva, con prospettive non brillanti per il quarto trimestre. Le aspettative generali risultano orientate a condizioni di stabilità, ma le prospettive di crescita sono senz’altro meno frequenti di quelle di (eventuale) riduzione nei livelli produttivi. Ancora luci e ombre, in sostanza, senz’altro non aiutate dalle attuali condizioni politiche e macroeconomiche”.

Con riferimento al terzo trimestre 2011 la quota maggiore delle imprese intervistate ha denunciato una flessione nel fatturato interno (49%), mentre il 38% delle risposte è orientato alla stabilità e la crescita è stata rilevata soltanto nel 13% dei casi, a fronte di una dinamica maggiormente positiva sui mercati esteri. Gli ordinativi si sono evoluti in linea con il fatturato, con ordini interni meno brillanti e quelli esteri intonati ad una maggiore tenuta. Si conferma stabile anche in questo trimestre il dato sulla dinamica degli addetti, con una percentuale dell’87% di imprese che segnala una situazione di costanza nei livelli occupazionali. Le aspettative riferite al quarto trimestre 2011, sono orientate verso una stabilità nei livelli produttivi, ma le ipotesi di contrazione risultano comunque superiori a quelle di crescita, con attese sui mercati esteri meno sfavorevoli. In generale: “Le attese sul quarto trimestre 2011 scontano ancora le condizioni non favorevoli del mercato, mentre le aspettative sulla domanda estera spingono ad un minore pessimismo, nonostante tutta l’area Euro rimanga caratterizzata da attese di crescita non positive“, ribadisce il Prof. Nova.

Felice Rossini, Presidente della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, commenta: “Anche dalla nostra indagine di Federazione si evince che nel terzo e quarto trimestre 2011 è in atto un rallentamento dell’economia, sia in Italia, sia all’estero. Le nostre imprese, come ha rimarcato Confindustria, stanno facendo del loro meglio per passare attraverso l’attuale difficile contingenza, ma solo nel contesto di un efficace piano integrato e condiviso di rilancio del Paese, questi sforzi non saranno vanificati. Diamo pieno sostegno all’impegno del nuovo Governo Monti per il risanamento e la crescita economica: nello specifico ribadiamo la nostra richiesta di iniziative per il rilancio dei consumi nazionali e degli investimenti pubblicitari, per le liberalizzazioni nell’ambito dell’energia e dell’autotrasporto, ma anche per l’internazionalizzazione (un nuovo e più snello Ice ad esempio), fondamentali per affrontare i mercati esteri in sviluppo. Le complesse condizioni dei mercati finanziari potrebbero inoltre indurre le banche ad imprimere una stretta sul credito, che sarebbe pericolosa in questo momento recessivo, per cui è necessario che il credito alle imprese sia sostenuto in ogni modo”.

Incremento
Analizzando i risultati dei singoli comparti, il terzo trimestre 2011 per i costruttori di macchine grafiche, cartotecniche e per il converting è stato caratterizzato dalla continua crescita del solo fatturato estero (per il 38% delle imprese); mentre negativa è stata la dinamica di quello interno segnalato in calo dal 36% delle aziende. Lo stesso andamento è stato riscontrato anche per gli ordini: in diminuzione quelli interni per quasi un terzo delle aziende e in crescita quelli esteri per il 48% delle imprese. Completamente stabile risulta l’occupazione nel settore.

Per quanto riguarda gli ultimi tre mesi del 2011 è attesa una stabilità per il fatturato interno e un aumento di quello estero (per il 38% delle imprese). In termini di ordini sul mercato interno i pessimisti (32%) prevalgono sugli ottimisti (23%), sono invece buone le aspettative per gli ordini esteri previsti in aumento da più della metà delle imprese (53%). Con riferimento all’occupazione, l’86% delle imprese manterrà invariato il numero degli addetti; il 9% pensa di assumere e il restante 5% di ridurre l’occupazione.
Le indicazioni che emergono dall’indagine svolta su un campione di imprese produttrici di carte e cartoni (che rappresenta oltre il 65% del fatturato dell’intero settore) delineano un quadro particolarmente complesso, fortemente deteriorato tra luglio e settembre in conseguenza del rapido peggioramento del quadro economico internazionale, con attese deludenti per l’ultimo trimestre dell’anno. Nello specifico, con riferimento ai consuntivi del terzo trimestre 2011 il panel indica una forte presenza di giudizi negativi che prevalgono nettamente su quelli positivi per tutti gli indicatori oggetto di indagine. In particolare il fatturato interno è riferito in calo dal 55% degli interpellati, mentre per la componente estera il calo è segnalato dal 44% del campione, a fronte di un 42% che riferisce una sostanziale stabilità sui livelli del trimestre precedente. Analogamente preoccupante il quadro dal lato della domanda. L’indagine evidenzia un nuovo peggioramento rispetto ai consuntivi di fine giugno 2011: per gli ordini interni prevalgono infatti le indicazioni di peggioramento (50% del campione contro il 39% che riferisce stabilità), mentre sul fronte estero, pur restando prevalenti i giudizi di conferma sui non soddisfacenti livelli del trimestre precedente (47% degli interpellati), le indicazioni di riduzione rappresentano il 42% (31% nell’indagine di fine giugno). L’occupazione, stabile per l’86% degli interpellati, è indicata in calo dall’11%.
In peggioramento anche il quadro previsivo riferito dal campione per il quarto trimestre 2011 dove prevalgono ovunque le attese di stazionarietà rispetto ai deludenti livelli del luglio-settembre e le quote dei pessimisti superano costantemente e in modo consistente, quelle degli ottimisti: la prevalenza dei pessimisti appare più accentuata per le componenti estere sia del fatturato che degli ordini. L’occupazione è prevista stabile dall’89% del campione, in calo dal restante 11%.

I giudizi esposti dalle aziende grafiche mostrano nel terzo trimestre 2011 un rallentamento della domanda, soprattutto in Italia, che resterà piuttosto debole anche nel quarto trimestre, risentendo del complicato quadro del mercato pubblicitario e della modesta propensione alla spesa delle famiglie. Nel terzo trimestre 2011, rispetto al secondo trimestre, il fatturato interno è segnalato in calo dal 48% delle imprese e identiche sono le valutazioni sulla consistenza degli ordini interni. Sostanzialmente stabili i giudizi sul fronte estero, con circa un terzo delle aziende che indica un ripiegamento del fatturato ed un restringimento del flusso degli ordini. Occupazione tendenzialmente costante per il 93% delle aziende e in calo solo per il 7%.
Le previsioni per il quarto trimestre 2011, in confronto con il terzo trimestre, sono meno negative rispetto a quelle appena descritte, ma prevale comunque un saldo ottimisti/pessimisti con segno meno su tutti gli indicatori. Il fatturato nazionale è stimato stazionario nel 44% delle imprese, ma un 41% prevede una diminuzione e abbastanza allineata è la previsione sugli ordini interni: 52% di stabilità e 37% di flessione. Meglio le previsioni sull’estero: sia il fatturato, sia gli ordini sono stimati stabili nel 63% delle aziende, ma in calo nel 21%. Peggiorano leggermente le attese sull’occupazione: 78% di casi di stabilità, a fronte di un 18% di flessione.

Il settore cartotecnico trasformatore, in linea con il rallentamento del ciclo economico nazionale, sia in termini di consumi, che di produzione industriale, esprime giudizi complessivamente negativi sul terzo trimestre 2011, in particolare sull’Italia, e qualche miglioramento sul quarto trimestre. Nel terzo trimestre 2011, in confronto con il secondo trimestre, il 52% dei rispondenti evidenzia una diminuzione del fatturato interno e di poco inferiore (43%) è la percentuale di aziende che hanno avuto una flessione sugli ordini interni. Sul fatturato estero prevalgono i giudizi di stabilità (42%), con un 32% di riduzione e piuttosto in linea sono le valutazioni sugli ordini esteri (58% di stabilità, 26% di flessione). Occupazione stazionaria per l’83% delle imprese, con segnali di peggioramento per il 13%.
Le attese sul quarto trimestre 2011, seppure leggermente migliori, mostrano ancora un quadro più complesso sull’Italia, rispetto all’estero. Il fatturato interno è stabile per il 53% delle aziende, ma in calo per il 30% e più o meno lo stesso accade per gli ordini esteri (52% di stabilità, 35% di diminuzione). Il fatturato estero ha una leggera ripartenza: è previsto stazionario dal 47% delle aziende e in aumento dal 32%, mentre gli ordini esteri sono ancora modesti (stabili per il 53% delle imprese, in calo per il 26%). Il settore vive complessivamente una fase intricata, per cui peggiorano anche le prospettive sull’occupazione che, seppure stazionaria nel 65% dei casi, dovrebbe diminuire nel rimanente 35% delle aziende.