…CEO, non fatevi tenere in ostaggio dalla tecnologia

I manager coinvolti in una ricerca dell’ Economist Intelligence Unit indicano l’evoluzione dell’IT come una delle tre macro tendenze che influenzeranno il modo di gestire il business nei prossimi dieci anni.

Un terzo (31%) dei 567 business leader coinvolti si dichiara preoccupato del fatto che in futuro saranno le tecnologie e non le esigenze di business a dettare le direzioni strategiche delle aziende. Inoltre, secondo il 37% degli intervistati le organizzazioni che non riusciranno a stare al passo con l’evoluzione dell’IT perderanno vantaggio competitivo.
La tecnologia rappresenta uno dei maggiori driver di cambiamento nei posti di lavoro. Su questo non c’è dubbio. Gli stessi business leader indicano l’evoluzione dell’IT come una delle tre macro tendenze che influenzeranno il modo di gestire il business nei prossimi dieci anni.
Di conseguenza, è molto importante che i business leader non si facciano “tenere in ostaggio” dalla tecnologia. Al contrario, dovrebbero disporre degli strumenti e delle competenze necessarie per ottimizzare l’utilizzo dell’IT e innovare i processi. Questo consentirà alle aziende di rispondere meglio alle esigenze dei clienti, di migliorare la condivisione della conoscenza tra i dipendenti e di rendere l’organizzazione più flessibile e dinamica.
La maggior parte dei business leader (70% del campione) è consapevole del fatto che il potenziale delle tecnologie non sia pienamente sfruttato e che molto si debba ancora fare per migliorare l’efficienza operativa. Secondo gli intervistati, le tecnologie consentono ad esempio di ottimizzare l’analisi dei dati sui clienti per rispondere meglio alle loro esigenze grazie a una maggiore personalizzazione di prodotti e servizi.

Detto questo, come possono i CEO fare in modo che l’IT risponda ai requisiti di business e permetta alle organizzazioni di rimanere competitive?
Partire con il piede giusto. Analizzare in che modo, nell’organizzazione, le informazioni vengono trasformate in conoscenza per portare valore aggiunto al business. Le informazioni sono uno degli asset principali in azienda. Gestendole correttamente le imprese possono guadagnare vantaggio competitivo e raggiungere più facilmente i propri obiettivi. I dipendenti devono quindi poter accedere velocemente alle informazioni di cui hanno bisogno per lo svolgimento delle attività. E’ quindi necessario partire da un auditing dei processi core, come ad esempio quelli relativi alle vendite, alla fatturazione oppure alla gestione dei clienti.
Mettere in discussione lo status quo. Valutare l’efficienza dei processi assumendo un atteggiamento critico nei confronti del tradizionale modo di “fare le cose”. Non c’è dubbio che, al momento dell’implementazione, i processi fossero corretti ed efficienti… ma lo sono ancora nell’attuale contesto caratterizzato da elevati volumi di dati da gestire? Mettere in discussione lo status quo consente di fare emergere i colli di bottiglia che hanno un impatto negativo sul business. Un ente pubblico spagnolo ha rivisto con Ricoh i processi per la gestione della modulistica inviata dai cittadini. Riprogettando il processo, grazie alla digitalizzazione e all’integrazione con il sistema ERP, il tempo impiegato per il trattamento dei documenti si è ridotto da alcuni giorni a pochi minuti.
Non perdere di vista l’obiettivo. Migliorare i processi e analizzare le performance consente alle aziende di raggiungere gli obiettivi e di far fronte ai cambiamenti in atto. Le organizzazioni dovrebbero includere nei contratti auditing periodici da parte del fornitore per identificare ulteriori aree di miglioramento. Questo consente di implementare processi che rispondano alle esigenze di business e non siano meramente guidati dalla tecnologia.
Quando ai business leader viene chiesto di guardare al futuro, 6 su 10 sono convinti che il mercato in cui operano sarà molto diverso da quello di oggi. Ad ottenere vantaggio competitivo saranno le aziende in grado di trasformarsi e di trarre vantaggio dall’innovazione tecnologica, anche realizzando un’infrastruttura per la gestione delle informazioni che sia a prova di futuro.

Per ulteriori informazioni sulla ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit e sponsorizzata da Ricoh potete consultare il sito: http://thoughtleadership.ricoh-europe.com/it