I vincitori del “Premio Ricoh per giovani artisti contemporanei”

Si è chiusa la seconda edizione del concorso organizzato da Ricoh Italia e Art Relation con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Milano e del Comune di Vimodrone.

Agli artisti è stato chiesto di interpretare attraverso le loro opere (sono 500 quelle sottoposte da artisti di tutta Italia) i valori Ricoh riassumibili in: “Lo sforzo verso l’innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salvaguardando nel contempo l’ambiente e in generale i principi della responsabilità sociale d’impresa”.

Vincitore assoluto: Michela Benedan, Senza Titolo

Nulla si edifica sulla pietra, tutto sulla sabbia

È Michela Benedan, nata a Cernusco sul Naviglio (Milano) e con una laurea conseguita presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, la vincitrice assoluta della seconda edizione del Premio Ricoh. L’opera – un’installazione a parete in cartone, scotch e gesso – rientrava nella sezione scultura-installazione. Così Michela Benedan ha commentato il suo lavoro: “Mi interessa il paradosso che un qualcosa di lieve e di minimo, in termini di dimensioni e consistenza, possa reggere un’intera struttura. Un qualcosa come una tenace fragilità: un ossimoro. Al contrario di quello che dovrebbe essere il presupposto di una scultura, che deve basarsi su di un fondamento stabile, solido. C’è una frase di Borges che, a posteriori, sento in qualche modo adatta non a spiegare, ma a suggerire ciò che costituisce il mio interesse in questo momento: ‘Nulla si edifica sulla pietra, tutto sulla sabbia, ma noi dobbiamo edificare come se la sabbia fosse pietra’. Credo inoltre che l’arte offra uno sguardo sempre rinnovato sulle cose, senza che ciò comporti una variazione delle stesse: la variazione sta all’interno della ripetizione, e al nostro sguardo non serve necessariamente qualcosa di continuamente diverso per rinnovarsi. Trovare lo stupore che sta nello sguardo di un bambino, per cui ogni cosa è nuova, sempre. Come fosse vista per la prima volta (non importa che sia la centesima)”.

Vincitore per la sezione pittura-disegno-grafica: Kaio Shirato, “Profumo della Terra

Energia che viene dalla terra

Nella categoria ‘Pittura-Disegno-Grafica’, ha vinto una ragazza di Chiba (Giappone) iscritta all’Accademia di Belle Arti di Brera, Kaio Shirato, con “Profumo della terra”, olio su tela. L’artista ha detto a proposito della propria opera: “La società e le civiltà (e quindi l’innovazione) nascono e prendono piede, l’energia che le anima viene dalla terra, dalla natura, come un dono. Qualcosa che non si vede prende forma, nelle mie opere lo inseguo, cerco di afferrarlo, vorrei toccarlo”.

Vincitore per la sezione scultura-installazione: Dario Bitto, “N.E.S.O

L’uomo diventa cittadino del mondo

Dario Bitto, nato a Messina dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti, ha vinto nella sezione ‘Scultura-Installazione’, con “N.E.S.O” (Nord-Est-Sud-Ovest). “L’installazione nasce in concerto all’idea di promuovere la teoria cosmopolita, per cui l’uomo diventa cittadino del mondo e non si trattiene in barriere classiste o demografiche. Ciò si identifica con il titolo che fondatamente è l’acronimo dei  quattro punti cardinali indicando così la genesi del concetto dell’opera e la sua stessa realizzazione. Insomma, il progresso, l’evoluzione (anche tecnologica) senza confini”. 

Vincitore per la sezione fotografia-video, digital art: Roberta Guarnera, “The colour experience part III

Tecnologia e arte si sposano con la persona

A vincere la sezione fotografia-video, digital art è stato “The colour experience part III”, una stampa digitale realizzata da Roberta Guarnera – nativa di Messina e con una laurea conseguita presso l’Accademia di Belle Arti “Mediterranea” di Messina – che ha spiegato: “The colour experience part III tratta appunto dell’esperienza del colore, fatta di esperimenti con pennelli digitali, il tutto per arrivare ad un “postumano” ovvero andare oltre alla solita figura del corpo. Tecnologia e arte si sposano con la persona umana”.

Le opere vincitrici si aggiungono alla collezione d’arte Ricoh che ha avuto inizio con la scorsa edizione ed è situata presso la sede di Vimodrone (Milano). Le altre opere finaliste, al termine della premiazione, sono state battute a un’asta il cui ricavato è in parte stato assegnato ai giovani artisti e in parte devoluto a un progetto di solidarietà per la formazione dei giovani, realizzato dalla Onlus Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi.

Le foto delle 24 opere finaliste sono raccolte in un catalogo disponibile in digitale qui