Approvata l’Agenzia per l’Italia Digitale

Con l’approvazione del Decreto Sviluppo, avvenuta venerdì scorso con la formula “salvo intese”, prende corpo l’Agenzia Digitale, la cui istituzione è contenuta nei 61 articoli che compongono il decreto.
Nell’Agenzia Digitale, ideata con un’idea di snellezza e agilità, confluiscono le funzioni di DigitPa e dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione; il compito assegnatole è importante: sviluppare l’Agenda Digitale e imprimere una direzione decisiva al Paese in materia di banda ultralarga, dematerializzazione, digitalizzazione del Paese.

Nella conferenza stampa di presentazione il ministro Passera l’ha definita «un’unica semplificata entità» che dovrà diventare il «motore dei progetti» che saranno messi in pista da quest’estate – con l’atteso decreto Digitalia ormai quasi pronto – per ridurre il cosiddetto «digital divide».

L’Agenzia per l’Italia digitale è stata subito promossa dal presidente di Confindustria digitale, Stefano Parisi: «È un passo fondamentale per governance efficiente e spending review», ha detto ieri. E a regime, secondo Parisi, «potrà portare a un risparmio dell’ordine di 36 miliardi di euro», raggiungendo così «importanti obiettivi di razionalizzazione del sistema, come la piena condivisione e interoperabilità tra le banche dati e la messa a disposizione di soluzioni standard per tutte le amministrazioni pubbliche».

La struttura dell’Agenzia – così come è delineata dal decreto – sarà snella. L’organigramma prevede un direttore generale che sarà scelto «tra persone di particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica» e sarà nominato entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto dal presidente del consiglio, di concerto con il ministro per la Pa, con quello dello Sviluppo economico e con quello dell’Istruzione, università e ricerca. Il direttore resterà in carico tre anni e sarà affiancato da un un collegio dei revisori dei conti e da un Comitato di indirizzo composto da 5 membri scelti uno dalla presidenza del consiglio, uno ciascuno dal Miur e dallo Sviluppo economico e da due membri designati dalla Conferenza unificata.

La nascita dell’Agenzia avviene alla vigilia dell’avvio dell’Agenda digitale: il decreto legislativo che ne prevede le misure operative dovrebbe vedere la luce entro l’estate (in questi giorni si stanno ultimando le linee guida). Gli obiettivi da raggiungere sono diversi e divisi in sei fronti: infrastrutture e sicurezza, e-commerce, ricerca, alfabetizzazione informatica, eGovernment e open data, smart cities & communities.