E-book scolastico obbligatorio dal 2013: cartelle più leggere
L'e-book scolastico dal prossimo anno sarà praticamente obbligatorio in tutte le scuole medie e superiori, mentre per le elementari bisognerà attendere il 2014. La piccola norma che si appresta a rivoluzionare la scuola italiana è contenuta nel decreto Digitalia, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Molti quotidiani, esperti e professori hanno gridato allo scandalo, anche se il Governo ha previsto l'obbligo dei libri elettronici ma in alternativa anche i cosiddetti “misti” – testi cartacei con contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete. L'obiettivo è quello del risparmio: la svolta digitale dovrebbe consentire una forte riduzione dei listini – sempre che l'Unione Europea consenta di estendere anche agli e-book l'aliquota IVA del 4% (invece che dell'attuale 21%), che oggi grava sui cartacei.
Di ben altra portata il dibattito sui benefici per l'apprendimento. Negli Stati Uniti ad esempio più studi avrebbero confermato la superiorità del cartaceo nello sviluppo della memoria. Il digitale invece è un moltiplicatore di opportunità grazie ai contenuti multimediali e non solo. Ecco quindi la chiave di lettura: non sarà il dispositivo o il singolo prodotto a cambiare le carte in tavola, bensì l'ecosistema – una filosofia già sentita in ambito hi-tech, sopratutto nei pressi di Cupertino.
Ecco è proprio questo dettaglio la nota dolente di tutto il progetto scolastico di Digitalia. Il Governo avrebbe dovuto prevedere un forte investimento per la formazione degli insegnanti. Allo stesso tempo oggi tutti si domandano come si procederà per la dotazione hardware. È vero che tutte le classi avranno un tablet, ma per gli studenti si è pensato a qualcosa?
Si ripresenta il problema delle famiglie con meno risorse economiche, ma School of Management Politecnico di Milano conferma che malgrado la crisi le vendite di smartphone e tablet vanno a gonfie vele, anche se ci sono sempre delle sacche di povertà che meritano ogni sostegno. Diciamo che nella maggior parte dei casi ci sono sempre spese superflue che si possono tagliare per favorire gli investimenti nella formazione dei figli.
Certo un accordo del MIUR con i produttori non sarebbe male, fermo restando che i formati dovrebbero essere al massimo livello di compatibilità con tutte le soluzioni di mercato. Amazon Kindle Fire o Apple iPad per studenti a prezzi stracciati: questa sì che sarebbe un'iniziativa azzeccata per l'uso intelligente dei tablet.
fonte: Dario D'Elia, Tom's Hardware