Il digital advertising a livello mondiale vale oltre 100 miliardi di dollari
Nel 2012 il digital advertising ha sfondato quota 100 miliardi di dollari a livello mondiale. A darne notizia qualche giorno fa è stata Mashable che ha ripreso i dati di una ricerca effettuata da eMarketer.
Secondo la società di ricerche questo trend di investimenti in pubblicità è destinato a subire un ulteriore incremento del 15,1% nei prossimi 12 mesi attestandosi sui 118,4 miliardi di dollari di spesa a livello globale.
eMarketer stima un’ulteriore incremento annuale del 15.1%, inferiore a quello registrato durante il 2012 (17.8%) ma in un contesto di contrazione generale degli investimenti. Tanto che la quota di pubblicità digitale rispetto al totale dovrebbe risultare superiore nel 2013 (21.7% vs 19.8%).
In sostanza ogni 5 dollari investiti in advertising uno andrà al digitale, portando la spesa complessiva mondiale, come già detto, a 118.4 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda i mercati in cui si investe maggiormente sul digitale il Nord America e l’Europa Occidentale continuano a dominare il settore sia in termini di spesa per utente che complessiva. Ma i mercati emergenti stanno incrementando i propri budget, in particolare nella regione dell’Asia-Pacifico, che dovrebbe superare l’Europa Occidentale in quanto ad investimenti totali nel digital advertising entro il 2016.
“Guardano i dati mi sono resa conto che l’Italia in questa previsione è assolutamente in linea con la percentuale mondiale, oltre che in linea con la tendenza degli Stati Uniti: questo trend deve farci riflettere“, ha commentato Marzia Curone, Presidente di Relata, agenzia di marketing e comunicazione relazionale. “Il commento che mi viene da fare riguarda in primo luogo i dati, positivi anche in considerazione della difficile situazione che il mercato sta vivendo. Non bisogna tuttavia dimenticare che le percentuali di crescita del digital advertising in Italia sono anche dovute al fatto che nel nostro Paese questo strumento di comunicazione non è ancora “esploso”, sta iniziando a strutturarsi proprio in questo momento perché ci si sta rendendo conto delle caratteristiche intrinseche che il mezzo possiede.”
“Ricerche fatte proprio nel corso del 2012“, prosegue Marzia Curone, “dimostrano che in Italia Internet come strumento di advertising assorba oltre l’8% degli investimenti totali delle aziende, anche se bisogna riconoscere che ci sono aziende più inclini ad utilizzare questo tipo di mezzo (ad esempio le assicurazioni) e altre che per tipologia di settore ancora devono approcciarlo.”
“Le ragioni del successo del digital advertising sono da ricercare in tre diverse ragioni: è da considerarsi un mezzo molto efficace su target specifici, è economico e offre alle aziende una misurabilità dei risultati. Tuttavia le aziende stesse sottolineano che da solo non è sufficiente: per ottenere dei buoni risultati occorre affiancarlo ad altri mezzi, rendendo la comunicazione multicanale.”
“La previsione della crescita italiana fatta sulla base della ricerca di eMarketer“, conclude Marzia Curone, “ci incoraggia perché i nostri dati sono in linea con i trend mondiali e addirittura superiori a quelli europei, pronosticando un futuro in cui gran parte delle nostre aziende adotteranno strumenti di comunicazione basati sulla multicanalità.”