Agli Hunkeler Innovationdays scopriamo la nuova RotaJET 76 firmata KBA
Tra le tantissime novità nel mondo della stampa digitale che si sono potute vedere agli Hunkeler Innovationdays a Lucerna, c’è la nuova RotaJET firmata KBA, una rotativa ink-jet ad alta produttività che aveva visto il debutto durante la scorsa edizioni di Drupa e che è stata ripresentata a Lucerna con molteplici migliorie. Abbiamo visto in funzione la macchina e parlato con Alessandro Puppo, Direttore Vendite rotative per stampa commerciale di KBA Italia, per farci raccontare le novità della RotaJET e le strategie commerciali per l’Italia.
Ci può descrivere com’è nata questa nuova macchina e quali sono le sue peculiarità?
Sicuramente la RotaJET 76 è una macchina di alta gamma per elevata produttività, la più compatta e robusta della sua categoria. Larghezza carta 781mm e con velocità da 150 mt/m con stampa in quadricromia (velocità più elevate raggiungibili con stampa monocolore). La macchina nasce da una collaborazione con RR Donnelley con cui abbiamo studiato e progettato la disposizione delle teste di stampa e il motore, mentre tutto quello che riguarda l’hardware e i meccanismi di passaggio della carta sono stati studiati da Kba utilizzando le proprie esperienze di costruttore di macchine a bobina.
Nello specifico abbiamo studiato un nuovo sistema di passaggio carta per effettuare il bianca e volta senza la necessità di utilizzo di barre di rovescio. Questo sistema è stato in un certo senso mutuato dalla tecnologia che utilizzano alcune macchine Kba per quotidiani e permette di gestire in maniera ottimale la tensione carta garantendo così un perfetto registro di stampa tra bianca e volta, oltre ovviamente a ridurre notevolmente l’ingombro a terra dell’intera macchina rispetto alle macchina della concorrenza di pari capacità produttiva.
Tra le novità più importanti rispetto al modello che abbiamo presentato a Drupa c’è soprattutto il notevole aumento della qualità di stampa, principalmente dovuto al nuovo sistema di color management, al nuovo inchiostro a base polimerica studiato appositamente e al nuovo sistema di distribuzione inchiostro.
Ulteriori migliorie e sviluppi hanno riguardato anche il sistema di pulizia testine, oggi più veloce ed efficace, il nuovo riavvolgitore, i forni IR e aria calda e il sistema di pretrattamento della carta posizionato all’ingresso della prima torre di stampa.
Altre caratteristiche particolarmente interessanti sono le testine DOD piezoelettriche – progettate da Kyocera. I numeri sono sorprendenti: 2656 ugelli per testina (ognuno controllato singolarmente), 14 testine per colore, 56 per gruppo stampa, 112 in totale per la bianca e volta. E poi la capacità produttiva, notevole, che può arrivare fino a 85 milioni di pagine DIN A4/mese. Dunque una macchina adatta per produzioni molto elevate, ma composte da brevi tirature. A breve potremo annunciare le prime installazioni in Europa.
Quali sono invece le strategie di marketing per l’Italia?
La RotaJET 76 verrà proposta principalmente per la stampa di libri, cataloghi ma anche di giornali. In Italia sicuramente il problema maggiore è riuscire a trovare clienti che abbiano la capacità di stampare tirature così brevi, ma di numero elevato. In ogni caso la RotaJET 76 non prevede il Paper Click, ma solo la vendita della macchina. Anche la parte di consumabili sarà gestita da noi grazie allo sviluppo di inchiostri proprietari a base polimerica che abbiamo progettato per ridurre la penetrazione del pigmento nelle fibre della carta ampliando così le tipologie di carta utilizzabili oltre ad aumentare sensibilmente la qualità di stampa”.