Label&Packaging, ecco i trend 2014
Il portale online di Labels & Labelling, storica rivista inglese del settore, ha chiesto a diverse aziende di tirare le somme di quanto visto nel 2013 e di fare alcune previsioni per il 2014. Dalle risposte emergono alcuni dei trend che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso e che saranno le linee guida del settore per quello testè iniziato.
Uno dei principali motivi di crescita negli ultimi anni è la necessità dei brand di mettere sul mercato i loro prodotti nel miglior modo possibile, sfruttando al meglio il design creativo, le idee innovative e la capacità di farsi notare sugli scaffali. La lealtà del consumatore al brand è in costante declino e l’aumento delle decisioni d’acquisto fatte direttamente allo scaffale ha ormai superato la soglia del 76%. Attirare immediatamente l’attenzione è dunque più fondamentale che mai. In aiuto dei brand c’è il fatto che le vie per ottenere questi risultati si sono moltiplicate esponenzialmente, in modi che fino a non molto tempo addietro non erano nemmeno contemplati – e quindi offerti – dai psp. Personalizzazione, variazioni sul tema, multi versioni, interattività, qr code, realtà aumentata sono solo alcune delle possibilità oggi sul mercato.
La crescente abilità delle aziende di sfruttare quello che è a tutt’oggi – come ricorda Jay Dollries, proprietario di Innovative Labeling Solutions – uno dei più forti e convenienti strumenti di promozione va di pari passo con il cambiamento di modello di business che i psp stanno compiendo – passare dall’essere meri fornitori di servizi di stampa a partner che, accanto al loro core tradizionale, affiancano servizi che coprono l’intero arco produttivo, dalla progettazione alla consulenza, alla realizzazione.
Da molte parti, in particolare a seguito del grande successo di Labelexpo Europe lo scorso settembre, si guarda al 2014 con maggior fiducia, anche da chi comunque predica prudenza. Adrian Steele, managing director di Mercian Labels Group, pur affermando che il 2014 sarà un altro anno complesso, nota che negli ultimi mesi il mercato appare più ottimista. Debbie Waldron-Hoines, consultant director di EFIA (European Flexographic Industry Association), parla espressamente di un settore flessografico che ha finito di cavalcare la tempesta della recessione e che si appresta a guardare a un futuro di crescita, sottolineando come – a fronte di recessione e problemi per molte aziende – questa crisi abbia visto diverse società consolidarsi ed emergere più forti e competitive di prima.
Mike Ferrari, fondatore di Ferrari Innovation Solutions, pone l’accento sull’impatto che la campagna pubblicitaria “Condividi…”, lanciata da Coca-Cola lo scorso giugno, ha avuto e continuerà ad avere. Non solo la stampa digitale ha mostrato di poter creare e gestire una personalizzazione su tirature enormi, ma ha saputo rispondere in tempo reale alle reazioni emerse dai social – ad esempio la richiesta di una più ampia gamma di nomi. Secondo Ferrari questo porterà a un mutamento significativo per il packaging stampato in digitale, inizialmente sottovalutato dai brand, al punto che il 2014 sarà per il packaging un anno particolarmente significativo.
Colin Phillips, divisional director UK di Herma, si focalizza invece sulla maggior consapevolezza normativa riscontrata in molti operatori, in particolare dopo Labelexpo Europe. Il 2013 ha visto un forte focus sugli inchiostri a migrazione, il 2014 avrà un occhio di riguardo soprattutto per le etichette ad uso alimentare, la cui normativa europea entrerà in vigore a dicembre 2014.
Importante anche l’aspetto di sostenibilità di etichette e packaging. Claudia Marcoli, ceo di Nanovis, nota un significativo trend di investimento in tecnologie sostenibili, volte a ridurre l’impatto ambientale dei siti produttivi e a offrire al mercato quei prodotti green sempre più richiesti.