OpenData Day 2014, tutto il mondo è un “dato aperto”
Sabato 22 febbraio 2014 è la quarta giornata mondiale degli Open Data, nata per divulgare e promuovere la liberazione dei dati da parte, soprattutto, delle pubbliche amministrazioni. In molte città nel mondo e in Italia saranno organizzati eventi sia per presentare i progetti di open data già attivi sia per usare tali dati grazie ad hackathon, vere e proprie maratone di programmazione: dal data journalism fino a inchieste sulla qualità dell’aria gli open data hanno un impiego vastissimo.
Anche l’Italia celebra contemporaneamente il suo secondo Open Data Day. L’evento principale, l’evento HUB, si terrà a Roma, (guarda il programma della giornata) ma molte altre città organizzeranno in contemporanea eventi e incontri, dove esperti, giornalisti e pubblici amministratori si ritroveranno per parlare di questa nuova frontiera di fruizione e condivisione del sapere.
Come per esempio a Milano, dove, all’Università di Milano-Bicocca dalle ore 9.30 nell’edificio U9 (in viale dell’Innovazione, 10), si parlerà di come l’uso libero degli open data non sia solo accesso alle informazioni ma un modo per sostenere partecipazione, democrazia e diritti. E per i più esperti, una maratona di programmazione per mettere in gioco le proprie capacità con i dati.
Si va dai dati ambientali sullo stato dell’aria in Lombardia e alle idee per renderli scaricabili e fruibili in modo semplice attraverso un estrattore di dati, all’utilizzo dei dati per fare business, fino alle esperienze di data journalism come quella che racconterà Denis Rizzoli di Wired, sul rischio sismico degli edifici scolastici italiani. Ma si parlerà anche delle licenze che regolano l’utilizzo e la pubblicazione dei dati.
Qui potete consultare i vari eventi che si terranno in Italia e avere tutte le informazioni sulla giornata. L’hashtag univoco per cercare informazioni su twitter è #ODDIT14
Ma cosa sono esattamente gli open data?
Gli open data sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano ad obbligare di citare la fonte o al rilascio delle modifiche allo stesso modo. L’open data si richiama alla più ampia disciplina dell’open government, in base al quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale. Della situazione degli open data in Italia e delle infografiche ufficiali avevamo già parlato qui.