Il passato della stampa torna in vita con l’augmented reality
I quasi seicento anni passati dall’invenzione della stampa ci hanno lasciato edizioni tanto antiche quanto preziose che però, a causa della loro fragilità, non sono accessibili al pubblico ma solo a un ristretto numero di esperti. Questi capolavori della stampa possono essere tuttavia riportati in vita grazie alle nuove tecnologie, in particolare a quella della realtà aumentata.
L’Università di Manchester ha infatti lanciato un progetto, denominato SCARLET, che mira a rendere più accessibili questi testi, sfruttando l’augmented reality per offrire al pubblico versioni digitalizzate, contenuti aggiuntivi, spiegazioni e molto altro. Le persone possono così esplorare le prime dieci edizioni della “Divina Commedia” di Dante (stampate tra il 1472 e il 1555) e il più antico frammento del Vangelo di Giovanni dal Nuovo Testamento semplicemente grazie a un’app.
Compatibile tanto con tablet che con smartphone, l’app non solo si focalizza su differenti capitoli dei libri e sulla loro importanza, ma offre anche immagini, traduzioni e una storia del testo e di come sia arrivato fino a noi.
Studiando le possibilità educative di questa tecnologia, il team di SCARLET ha notato che l’essere attivamente coinvolto stimola il processo di apprendimento e il desiderio dello studente di impegnarsi ulteriormente in nuove analisi.
Questa applicazione dà un nuovo segnale delle molteplici possibilità di questi strumenti. E anche il mondo dell’educazione, talvolta ostile verso le nuove tecnologie, si sta rendendo conto che questi sviluppi non offrono solo una mera possibilità di promozione, ma permettono di espandere le possibilità comunicative e conoscitive oltre il computer, aprendo nuove vie allo scambio di informazioni e cultura.