Carta e Grafica, la filiera lancia timidi segnali di ripresa

La Federazione della Filiera della Carta e della Grafica ha rilasciato i dati dell’indagine congiunturale rapida su quarto trimestre 2013 e primo trimestre 2014 dei settori delle macchine grafiche, cartotecniche e per il converting, della produzione di carte e cartoni, della grafica e della cartotecnica trasformazione.

A livello complessivo, il 41% delle imprese intervistate ha dichiarato una crescita nel fatturato interno, mentre il 35% ha espresso giudizi orientati alla stabilità. Per quanto riguarda il mercato estero, il 30% delle aziende ha segnalato un incremento della dinamica del fatturato e il 48% di imprese ha espresso un giudizio di stabilità, riflettendo le differenti dinamiche della domanda interna ed estera all’interno dei diversi comparti.

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Sulla base dei risultati rilevati nell’indagine presso le imprese, il Prof. Alessandro Nova dell’Università Bocconi commenta: “Le sintesi dell’indagine congiunturale della Federazione si mostrano ancora una volta aderenti alla dinamica del sistema economico, evidenziando segnali di miglioramento della congiuntura, confermati anche dai dati sulla dinamica di Pil e produzione industriale. Sembra quindi progressivamente risolversi il nodo circa l’inversione della tendenza del ciclo nazionale, confermando il movimento delle variabili economiche verso il territorio positivo. In questo contesto occorre ora capire in che misura il sistema italiano e i comparti delle macchine, della carta, della grafica e cartotecnica riusciranno ad approfittare dello sperabile recupero della domanda interna e delle opportunità offerte dal mercato internazionale. Venendo ai risultati dell’indagine presso le imprese, il consuntivo del quarto trimestre 2013 sembra finalmente riflettere il miglioramento delle variabili di mercato anche se, come tradizionalmente accade, ognuno dei comparti esaminati mostra dinamiche peculiari e parzialmente differenziate dagli altri. Il settore cartario è quello caratterizzato, insieme al settore cartotecnico trasformatore, da indicazioni di migliori performance a livello del mercato interno, mentre l’elemento positivo per le macchine per grafica e converting è rappresentato dall’afflusso degli ordini esteri. Dei comparti analizzati, il grafico è quello che ha mostrato performance negative; la ridotta apertura al commercio internazionale e la sfavorevole dinamica della domanda interna giustificano ampiamente questo risultato. Le attese delle aziende per il primo trimestre 2014, rimangono sostanzialmente prudenti, anche se la sensazione di una inversione della tendenza, registrata ormai da molti trimestri, sembra in una fase di consolidamento, confermando di nuovo una visione più ottimistica sul mercato estero, ma evidenziando decisi fenomeni di riequilibrio”, conclude il Prof. Nova.

Paolo Culicchi, Presidente della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, commenta: “Le migliori intonazioni visibili a consuntivo per la parte finale del 2013, pur con le differenziazioni tra le diverse realtà rappresentate dalla Federazione, riflettono il leggero miglioramento del quadro economico generale ma vanno considerate con tutte le cautele che le nostre imprese esprimono nel formulare le loro previsioni se pur a brevissimo termine e, soprattutto, valutate considerando un arco temporale più ampio: le attuali potenzialità del mercato, soprattutto di quello interno, sono infatti ben lontane da quelle pre-crisi. Occorre quindi rilanciare i consumi di un materiale, come la carta, che è ecosostenibile, in quanto più del 60% dell’immesso sul mercato nazionale è riciclato dalla stessa filiera. In questo senso il “bonus” libri previsto dall’art. 9 del DL n. 145/2013 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 9/2014) si è ridotto a pochi euro, insufficienti a raggiungere l’obiettivo di promuovere la cultura e la lettura. In tale contesto, l’art. 14 del PdL C. 1504 (“Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura”), all’esame della Commissione Cultura della Camera, dimostra rinnovata attenzione al tema, superando i limiti – da più parti denunciati – del bonus, con la previsione della deducibilità delle spese per l’acquisto dei libri. Misure di questo tipo dovrebbero essere adottate rapidamente per fermare l’emorragia di lettori e rilanciare un settore così importante per la cultura e lo sviluppo del Paese. Anzi, per spingere alla lettura e dare di conseguenza un benefico scossone ad un Paese che legge poco, dette misure andrebbero rivolte a tutti i cittadini ed estese anche a quotidiani e periodici. E’ urgente inoltre un intervento che faccia ripartire il mercato della pubblicità, ridotto, per la parte su carta stampata, del 21,2% nel 2013. Dal 2007 gli investimenti in pubblicità su stampa si sono quasi dimezzati e il ridimensionamento più forte si è concentrato nell’ultimo biennio (-35,4% il 2013 sul 2011). I primi risultati 2014 non incoraggiano: un ulteriore calo nei primi 2 mesi rispetto ad un anno prima. Quella degli investimenti pubblicitari su carta è una crisi persistente, senza soluzioni di continuità. Per questo proponiamo da tempo la detassazione degli investimenti pubblicitari incrementali. Per tornare a crescere occorre poi, lo ribadisco, che la politica del Paese intervenga, dando una maggiore spinta a favore dell’industria manifatturiera, risolvendo alcuni nodi cruciali, come la riduzione dei costi energetici al livello almeno dei nostri concorrenti europei e la promozione dell’efficienza energetica, che rappresentano due questioni fondamentali per le nostre imprese cartarie e cartotecniche, grandi utilizzatrici di energia, affinché non perdano ulteriore competitività”.