La rivoluzione dell’inkjet è appena iniziata
Il Digital Printing Forum si è tenuto lo scorso 28 maggio presso il Crowne Plaza di San Donato Milanese (MI) attirando quasi 200 partecipanti, ha spento le sue prime 20 candeline. Per l’occasione Zeta’s – organizzatrice delle prime edizioni – e 4IT Group – che negli anni ha dato continuità a questo evento – hanno riunito le forze per dar vita a un convegno inedito dedicato interamente alla stampa inkjet ad alta produttività. Una tecnologia che negli ultimi anni si sta facendo sicuramente notare per i passi avanti che sta compiendo a tutti i livelli: sistemi di stampa, inchiostri, supporti, front end e soluzioni di finishing. Tanto da porsi in alternativa alle tecnologie di stampa elettrofotografica, ma soprattutto alla stampa offset tradizionale.
Dopo il benvenuto degli organizzatori – che ha visto salire sul palco Enrico Barboglio (4IT Group) e Ruggero Zuliani (Zeta’s) – ha aperto gli interventi della mattinata, come da tradizione, Ralf Schlozer, Director On Demand Printing & Publishing Service presso InfoTrends, fornendo un’interessante panoramica della stampa inkjet in tutte le sue sfaccettature tecnologiche e nei suoi più comuni ambiti di applicazione.
Il relatore ha concentrato la propria analisi sui sistemi di stampa inkjet per le arti grafiche. Questi si suddividono principalmente in tre categorie:
- sistemi a bobina (in bianco/nero e a colori)
- sistemi a foglio (a colori)
- soluzioni ibride, ossia teste inkjet montate su macchine offset (b/n e a colori).
Dal 2005 in avanti il numero di installazioni di sistemi inkjet a bobina a colori ha registrato un trend di crescita continuo, fino a stabilizzarsi nel 2013. Dal punto di vista delle applicazioni, quasi la metà dei volumi stampati sono nell’ambito del transazionale. Seguono quasi a pari merito l’editoria (libri, riviste e in minima percentuale quotidiani) e la stampa promozionale (direct mail, brochure, cataloghi, inserti, ecc…).
Analizzando le quote di mercato nell’inkjet a bobina a colori (dati InfoTrends 2013) a farla da padrona è sicuramente Canon/Océ, seguita da Ricoh e HP, Xerox, Screen, Kodak, Impika, Founder, Fujifilm, Miyakoshi e Pitney Bowes.
Nell’ambito della stampa inkjet a foglio si stanno affacciando sul mercato delle macchine di formato B2 (50×70 cm), ma al momento sono davvero pochi i modelli disponibili per la commercializzazione. Molti sono ancora a livello di demo tecnologiche e alla fine del 2013 si contavano circa un centinaio di installazioni nel mondo, compresi però anche i modelli basati su tecnologia elettrofotografica (come quelli di HP Indigo).
Un’ultima, interessante considerazione proposta da Schlozer riguarda il fattore costi. Il prezzo d’acquisto di una macchina inkjet, sebbene significativo, rappresenta in realtà solo una piccola porzione del prezzo totale, che include altre componenti, come, ad esempio, i consumabili (inchiostri e carta), le spese di manutenzione e assistenza, il front-end e le soluzioni di finishing.
Prima della pausa pranzo due tavole rotonde hanno visto protagonisti i fornitori (HP, Ricoh, Canon, Fujifilm, Xerox) che si sono confrontati nel primo caso sulle applicazioni disponibili sul mercato e sulle proprie strategie e nel secondo caso sulle tecnologie.
Alla prima tavola rotonda, moderata da Enrico Barboglio, hanno partecipato Federico Zucchetti (HP), Giorgio Bavuso (Ricoh), Maurizio Ronzoni (Canon), Ignazio Binetti (Fujifilm) e Sergio Andreani (Xerox).
Dagli interventi si è dedotto che le macchine offerte dai vari vendor si indirizzano perlopiù agli stessi segmenti di mercato, ossia: libri a colori e in b/n, riviste, quotidiani, collaterali di marketing, stampa transazionale, direct mail, packaging e stampa commerciale. Certo, aziende come Ricoh e Canon (Océ) sono tradizionalmente più vicine a mercati come quelli del transazionale e del direct mail, altre come HP sono molto presenti nel mercato dell’editoria (libri, riviste, quotidiani) e altre ancora come Fujifilm si rivolgono al mercato della stampa commerciale, del packaging e dell’editoria.
Nella seconda tavola rotonda – moderata da Alberto Sironi – i partecipanti (Ivan Ceré – HP, Carlo Felice Biassoni – Ricoh, Riccardo Porro – Canon, Roberto Feroli – Fujifilm e Massimo Dentone – Xerox) si sono confrontati sui plus tecnologici delle proprie soluzioni, analizzando le varie componenti, dalle testine inkjet agli inchiostri, dai supporti ai software per la gestione dei dati variabili.
Nel pomeriggio hanno preso la parola Luigi Onesti di Cemit Interactive Media (Mondadori Digital Innovation Area), ed Emanuele Bandecchi, direttore marketing di Rotolito Lombarda.
In particolare Onesti ha analizzato la comunicazione stampata nel media mix. “La carta non sparirà, ma va ripensata”, ha detto Onesti, “e la stampa digitale può giocare un ruolo importante in questo senso, avendo un potenziale molto forte per la comunicazione e il marketing relazionale, grazie alla possibilità di gestire e stampare dati variabili. Ma per competere con altri mezzi occorre sviluppare un progetto di comunicazione integrata”.
Bandecchi ha raccontato il percorso che dal 2009 ha portato Rotolito Lombarda a investire nella stampa inkjet ad alta produttività, scegliendo due soluzioni HP – una T300 nel gennaio 2010, ora upgradata a T360 – e una HP T410 quattro mesi fa – che hanno permesso all’azienda di rispondere a nuove esigenze della propria clientela, in primis editori di libri. Facendo l’esempio di un proprio cliente, la De Agostini, importante casa editrice di libri scolastici, Bandecchi ha sottolineato che senza stampa digitale il 70% dei libri sarebbero andati fuori catalogo perché, avendo una tiratura molto bassa, non era conveniente stamparli in offset. “Grazie ai nostri investimenti nel digitale abbiamo potuto stampare per De Agostini oltre 300 titoli in tirature dalle 50 alle 2.000 copie, con una media di 600 copie”.
In chiusura di giornata si è tenuta una tavola rotonda dove hanno preso la parola alcune aziende che hanno installato macchine inkjet e stanno riscuotendo successo nei vari mercati di appartenenza.
Dario de Cian di CSQ ha deciso di installare circa un anno e mezzo fa una HP T230, abbinata a una linea di confezionamento di Hunkeler, per abbracciare nicchie di mercato quali la geolocalizzazione degli inserti e le basse tirature dei quotidiani stranieri distribuiti in Italia.
Renzo Farinati di FaService, service veronese specializzato nelle nobilitazioni dello stampato, è stato il primo in Italia a installare una Fujifilm JetPress 720, una inkjet a foglio formato 50×70, per realizzare cataloghi di lusso per i settori dell’arredamento, della moda e delle piastrelle.
Roberto Livio di Nexive (ex TNT), primo operatore postale privato in Italia, stampa attualmente un terzo delle missive che recapita internamente grazie a una Océ JetStream 2200 installata nel 2011, che verrà presto affiancata da una JetStream 3000 fornita da Canon, a completamento di un parco macchine che comprende 3 sistemi di stampa in bianco/nero e 8 linee di imbustamento. Oggi il 40% di quello che viene stampato è a colori, mentre fino al 2011 l’intera produzione era in bianco/nero.
Dario D’Urso del Poligrafico Roggero&Tortia ha parlato della propria esperienza con le due InfoPrint 5000 fornite da Ricoh con le quali copre tutta la produzione dietro alla loro piattaforma di PostaPronta, il servizio che consente di spedire la corrispondenza direttamente dal proprio pc.
Nono sono mancate nel corso dell’intensa giornata momenti ludici, come il torneo di calcetto, sponsorizzato da Atlantic Zeiser e vinto dalla squadra di Agfa Graphics e gli “intervalli” di technology update riservati ai Premium sponsor (Canon, Fujifilm e HP) e affidati quest’anno, per la prima volta, ad attori professionisti che sono riusciti a veicolare messaggi tecnici con grande simpatia e brio e, soprattutto, apprezzamento da parte della platea.
Inutile ricordare che se tutto ciò è stato possibile i ringraziamenti vanno agli sponsor: oltre a quelli Premium già citati, ricordiamo i Gold sponsor (Ricoh e Xerox), i Silver sponsor (Agfa, Meccanotecnica e Rotolito Lombarda) e, last but not least, i Supporter: Boewe Systec, Favini, KBA, Kern, manroland web systems, Mueller Martini, Polyedra, Stora Enso e Tecnau.