Il Terzo Settore disegna il proprio futuro
Servizio civile universale, nuova legge sull’impresa sociale, revisione della Legge quadro sul volontariato, abolizione del tetto del 5 per mille, revisione delle normative fiscali.
Questi i 5 punti cardine affrontati venerdì 6 giugno a Firenze durante “Disegniamo il futuro. Proposte per la riforma del Terzo settore”, il convegno nazionale promosso da Cesvot.
L’incontro è stato organizzato per presentare al Governo i contributi che il Terzo settore sta dando al documento “Linee guida per la riforma del Terzo settore” diffuso lo scorso maggio dal presidente del Consiglio. Contributi e linee guide dovrebbero poi confluire in Disegno di Legge delega che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri il prossimo 27 giugno. All’incontro come rappresentante del Governo ha partecipato il Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Bobba.
Scarica il documento governativo “Linee guida per una Riforma del Terzo Settore”
“Da anni auspichiamo una riforma – dice Federico Gelli, presidente di Cesvot – che si è sempre insabbiata nell’alternarsi degli esecutivi e non è mai stata presa seriamente in considerazione. Se vogliamo davvero essere incisivi nell’avviare un cambiamento radicale economico, sociale, culturale ed istituzionale non possiamo trascurare il Terzo settore che in Italia conta 300mila organizzazioni e quasi 5 milioni di volontari. Un patrimonio che arricchisce questo Paese di diritti, di solidarietà e di intraprendenza e di partecipazione”.
Le centinaia di persone presenti al convegno sono state una dimostrazione di quanto sia forte l’interesse e la volontà di essere protagonisti di questo processo.
Linee guida in attesa da anni
Le linee guida si articolano sulle richieste che da anni il Terzo settore rivendica come prioritarie: riforma del Libro I Titolo II del Codice Civile; aggiornamento della 266/91 sul Volontariato anche in riferimento a una promozione e razionalizzazione del sistema dei Centri di Servizio per il volontariato; istituzione di un’Authority del Terzo settore; coordinamento tra la disciplina civilistica, le singole leggi speciali e la disciplina fiscale; riforma dell’impresa sociale; servizio civile nazionale universale fino ad un massimo di 100mila giovani l’anno e con la partecipazione degli stranieri; eliminazione e stabilizzazione del 5 per mille.
Dal Governo una chiamata alla responsabilità
“Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi – ha dichiarato Bobba – ha lanciato un grande progetto di riforma e una chiamata alla responsabilità del vasto mondo associativo volontario cooperativo che rappresenta uno dei talenti del Paese che continua a vivere nella operosità che molti cittadini mettono in campo per rendere migliore la vita di tutti. Serve una normativa innovativa che ridia ordine a un campo piuttosto disordinato e, soprattutto, che apra nuove strade a un soggetto no profit che diventa anche soggetto economico, di economia sociale. Un soggetto che sia capace di fare impresa sociale, che apra nuove strade di cittadinanza come la proposta di apertura sul servizio civile universale: 100 mila giovani, una grande scuola di cittadinanza e di appartenenza alla propria comunità. Il nostro impegno è anche per costruire, insieme a questa grande rete di associazioni, un welfare partecipativo e comunitario, inclusivo, più equo e attento ai cittadini più deboli, capace di guardare ai nuovi bisogni della collettività.”
Chi è Cesvot – Cesvot – Centro Servizi Volontariato Toscana – è un’associazione di volontariato fondata sul principio della cittadinanza attiva e responsabile, attenta alla partecipazione e aperta alla cultura della solidarietà. Il Cesvot opera dal 1997 secondo la normativa nazionale di riferimento e attualmente è gestito da 31 associazioni di volontariato a valenza regionale. Offre servizi di formazione, consulenza, assistenza alla progettazione e svolge attività di ricerca, documentazione, promozione e informazione a favore delle oltre 3.000 associazioni di volontariato presenti nel territorio toscano. Il Cesvot è presente su tutto il territorio regionale con 11 Delegazioni territoriali.