Stampanti, consumabili e sostenibilità
Nel corso degli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi in avanti nell’attuazione di strategie aziendali volte all’eco-sostenibilità. oggi tutte le principali case produttrici di stampanti forniscono prodotti “eco-friendly”, sia per uso privato, sia in ambito office e production.
Oltre a progettare macchine sempre più rispettose dell’ambiente, nell’ultimo periodo le grandi multinazionali stanno facendo passi avanti anche rispetto al recupero e riutilizzo dei materiali di consumo, carta e cartucce di stampa in primis.
Hp, ad esempio, secondo gli ultimi dati che ha fornito, parla di un 75% delle cartucce Inkjet ( le più semplici dal punto di vista costruttivo e del materiale) realizzate con materiale plastico riciclato dalle stesse cartucce di stampa, dalle bottiglie e dalle grucce per gli abiti.
Un pò più complesso invece il discorso per quanto riguarda il materiale di consumo delle stampanti Laser, dove l’azienda americana ha comunque diffuso un buon dato di riciclo, che si attesta intorno al 25% . In questo modo Hp ha ridotto del 33% le emissioni di gas serra, del 54% il consumo di energia fossile e del 75% il consumo di acqua.
Pochi giorni fa su Twitter la casa americana dichiarava di aver riciclato due miliardi e mezzo di bottiglie per realizzare le cartucce.
Un altro esempio di sostenibilità riguarda ad esempio Kyocera Document Solutions. Tutte le stampanti della casa fornitrice giapponese possono, ad esempio, essere disassemblate utilizzando al massimo un semplice cacciavite e quando non è necessario vengono indicati i punti dei vari componenti dove fare pressione per separarli. Ogni diverso materiale è identificato da un codice che indica la corretta linea di smaltimento o recupero, incentivando quindi la separazione dei materiali al fine della creazione di un maggior valore di recupero.