Alessandra Poggiani nuovo Direttore Generale di Agenda Digitale

Alessandra Poggiani è il nuovo direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale. Stefano Quintarelli nominato presidente del Comitato d’Indirizzo. Paolo Barberis Consigliere all’Innovazione.

Alessandra Poggiani sarà il direttore generale dell‘Agenzia per l’Italia Digitale. La nomina è stata annunciata dal presidente del consiglio di Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri di giovedì 10 luglio. Stefano Quintarelli – deputato di Scelta Civica – sarà presidente del Comitato d’Indirizzo, organo che si occuperà di dare le strategie dell’Agenzia. Essendo il suo incarico non retribuito e non avendo responsabilità di gestione, Quintarelli, potrà rimanere parlamentare. Nello stesso team voluto da Renzi, c’è anche l’imprenditore Paolo Barberis come Consigliere all’Innovazione.

Prima che la nuova Agenzia diventi a tutti gli effetti operativa il decreto di nomina andrà registrato alla Corte dei Conti. Alessandra Poggiani succede ad Agostino Ragosa, prendendo in mano il timone dell’Agenda Digitale italiana nel momento in cui il Paese ha più bisogno di una guida salda. L’Agenzia è infatti l’organo esecutore tecnico dell’Agenda che coordina le azioni in materia di innovazione per promuovere le tecnologie ICT a supporto della pubblica amministrazione, garantendo la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana in coerenza con l’Agenda digitale europea.

Chi è il nuovo Direttore Generale

A capo di Venis Spa e organizzatrice dell’evento Digital Venice, Alessandra Poggiani (del 1971) esperta di economia digitale e marketing, ha collaborato come Senior Advisor con primarie società di consulenza nazionali e internazionali su progetti di management consulting e su attività di consulenza direzionale nei settori Enterprise 2.0, Customer Experience, Digital Strategy. Si occupa inoltra di progettualità Ict per la Pubblica Amministrazione, collaborando con enti pubblici e privati.

Oltre all’incarico in Lait Spa come dg dal 2004 al 2009, è stata Senior Advisor della società di Public Affairs e Rapporti Istituzionali Reti Spa, Responsabile della Comunicazione Digitale di Enel Spa Information Manager per l’Unità Operativa della Partnership Euro-Mediterranea della Commissione Europea, Direttore Comunicazione, Relazioni Istituzionali e Relazioni Esterne del Programma Mediterraneo del Wwf Internazionale ed esperta del Comune di Roma per il coordinamento di progetti europei sulla società dell’Informazione. È stata consulente presso numerosi enti pubblici (locali e nazionali) per l’applicazione della normativa sulla comunicazione pubblica e per lo sviluppo di sistemi informativi, di telecomunicazioni di rete e di innovazione di sistema e di processo. Un curriculum di tutto rispetto.

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Stefano Quintarelli  presidente del Comitato d’Indirizzo e Paolo Barberis Consigliere all’Innovazione

Stefano Quintarelli (nato nel 1965) è stato uno dei fondatori di I.NET nel 1994, il primo provider internet commerciale in Italia orientato al mercato professionale, che ha ospitato la prima sede del Mix, il primo e principale punto di interscambio di traffico neutrale in Italia ed ha contribuito alla nascita di AIIP, l’Associazione Italiana degli Internet Provider.

Paolo Barberis (classe 1967) è stato fondatore di Dada, ceduta poi a Rcs. Ora è a capo di Nana Bianca, incubatore di startup.

Il percorso dell’Agenzia

L’ente è stato istituito con decreto legge n. 83, convertito nella legge n. 134/2012. “Eredita le competenze del Dipartimento per la Digitalizzazione e l’Innovazione della Presidenza del Consiglio, dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, di DigitPA e dell’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione per le competenze sulla sicurezza delle reti”. Anche se ha due anni di vita, l’Agenzia però non ha mai però potuto funzionare al pieno delle funzioni: il suo Statuto è arrivato solo nel 2014; mancano tuttora alcune sue componenti (tra tutti, il Comitato d’indirizzo). L’attuale direttore, Agostino Ragosa, è dimissionario da giugno, in un processo di rinnovo delle cariche dirigenziali voluto dal nuovo Governo. Il ministro Madia ha accelerato il processo di selezione del nuovo direttore (che di norma avrebbe preso tre mesi), quasi a voler dire che il Governo intende mettersi alle spalle i passati indugi sull’attuazione delle riforme digitali.