Arrivano le stampanti 3D con scale di grigio
Anche per le stampanti 3D arrivano le scale di grigio: si tratta di una nuova tecnica che permette di modificare la densità dei materiali stampati e promette di rendere ancora più rapida ed economica la creazione di oggetti tridimensionali. A presentarla Neil Hopkinson, direttore del Centro di ricerca sulla stampa in 3D dell’università britannica di Sheffield, nel corso del convegno internazionale sulla Solid Freeform Fabrication.
Il mondo delle stampanti 3D sta facendo rapidissimi progressi e una delle più promettenti proposte del settore è quella delle stampanti che utilizzano la tecnica Hss (sinterizzazione ad alta velocità). Si tratta del disporre sottilissimi strati di polveri plastiche, non molto diversamente da quanto avviene nelle stampanti 2D tradizionali, che vengono solidificate da un lampo di luce infrarossa. Sovrapponendo gli strati si possono ottenere molto rapidamente complessi oggetti tridimensionali, di circa 1 centimetro di lato in appena 1 secondo.
Modificando le quantità di polveri utilizzate nei vari strati, i ricercatori britannici hanno ora scoperto che è possibile migliorare l’efficienza di questa tipologia di stampanti, velocizzarle, renderle più economiche e inoltre creare oggetti a densità variabile.
E’ una tecnica analoga alla stampa tradizionale in scale di grigio, che permette in questo caso di ottimizzare l’uso del materiale portando a creare oggetti più leggeri e resistenti, come richiesto nei settori aerospaziale e automobilistico. Applicazioni si possono avere anche nell’abbigliamento, un esempio è la stampa rapida e personalizzata delle solette delle calzature sportive (in base alle caratteristiche del proprio piede e della distribuzione del peso)