Nuova Sabatini: dal 1° gennaio in vigore la Circolare di adeguamento ai regolamenti comunitari
In data 24 dicembre 2014 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato la Circolare contenente le integrazioni e specificazioni alle disposizioni attuative dell’intervento Beni strumentali necessarie ai fini dell’adeguamento ai nuovi regolamenti comunitari di esenzione n. 651/2014 e n. 702/2014, in vigore dal 1° gennaio 2015. Da tale data dovranno essere utilizzati i moduli e gli schemi conseguentemente modificati, disponibili nella sezione dedicata del sito. Il testo completo della circolare è disponibile al seguente link.
L'intervento Beni Strumentali, più noto col nome di Nuova Sabatini, è uno strumento agevolativo istituito dal decreto-legge del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013) ed è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI).
Nel dettaglio, la misura prevede:
- la costituzione presso Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili con successivi provvedimenti fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari, previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Mise ( sentito il Mef), l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp, potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti sopra descritti;
- la concessione da parte del Mise di un contributo in favore delle Pmi, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari di cui al punto 1, in relazione agli investimenti realizzati. Lo stanziamento complessivo di bilancio è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;
- la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario di cui al punto 1, con priorità di accesso.
Secondo un'elaborazione disponibile sul sito del Ministero e datata 20 dicembre 2014, il prenotato effettivo ha raggiunto attualmente il 68% del totale, lasciando ancora libero il restante 32%