Il nuovo volto del 3D printing è liquido
Uno dei principali punti dolenti della stampa 3D è quello della velocità. Per quanto ultimamente si siano fatti notevoli passi avanti, i tempi di produzione restano elevati. Normale dunque che si cerchi di risolvere il problema in vari modi. Quello che oggi riportiamo viene da un'azienda americana, Carbon3D, che una settimana fa ha presentato la sua personale soluzione, un nuovo metodo di stampa tridimensionale che promette di essere dalle 25 alle 100 volte più rapido del normale.
Stiamo parlando di CLIP (o Continuous Liquid Interface Production). A prima vista pare una variazione della classica tecnica che sfrutta resine fotosensibili e un laser per trasformarle in un solido. In realtà la luce laser viene usato da CLIP esattamente per lo scopo opposto, per inibire il processo con l'ausilio dell'ossigeno e permettere la formazione dell'oggetto 3D in un solo colpo. La stampante usa una finestra trasparente e permeabile all’ossigeno che permette di controllarne la quantità e l’incidenza della luce laser sulla resina liquida.
"La tecnologia 3D attuale ha fallito nel mantenere le promesse fatte al mercato", commenta Joseph DeSimone, CEO e Cofondatore di Carbon3D. "CLIP offre quella velocità in grado di cambiare le regole del gioco, proprietà meccaniche coerenti e la gamma di materiali necessari per la creazione di parti complesse in ambito commerciale."