L’affrancatura fra passato e futuro
Diamo uno sguardo a un settore, quello delle affrancatrici, che sta vivendo una fase di transizione, condividendo i problemi e le sfide riscontrate dagli operatori postali e con lo spartiacque dei 2017 come anno nel quale la normativa prevedrà solo sistemi multicarrier.
La situazione di mercato
Le macchine affrancatrici presenti sul territorio nazionale sono 20mila, suddivise fra PA, settore bancario e assicurativo, aziende di servizi postali, industrie private e professionisti. E’ un segmento che fra produttori, distributori e rivenditori conta un migliaio di addetti e circa 35 milioni di euro di fatturato per un volume postale di 500 milioni di pezzi annui. Rispetto ad altre realtà europee è un mercato piccolo – basti pensare che la Norvegia, che ha un dodicesimo della popolazione italiana conta oltre il doppio di affrancatrici installate, per non parlare della Francia che, quasi a parità di popolazione (65 milioni contro 60 milioni) vanta un installato di 230mila unità, undici volte tanto.
Un mercato per pochi
I problemi riscontrati dagli operatori postali – accesa competitività in un mercato fino a pochi anni fa monopolistico, calo dei volumi tradizionali – si riflettono anche sui fornitori di affrancatrici, ovvero sui quattro grandi player che si dividono il mercato italiano – Pitney Bowes, Neopost, Francotyp, Francopost. Lo scontro, in particolare, si gioca sui prezzi, argomento al quale i clienti finali sono assai più sensibili che ad altri come i tempi di consegna. Sul modello sperimentato con successo all’estero (in particolare in Francia), anche in Italia sono presenti offerte con opzioni di saving in fase di affrancatura, ma si tratta di iniziative ancora in fase embrionale.
Le nuove frontiere
Il futuro dell’affrancatura si gioca nelle possibilità che lo sviluppo tecnologico e concettuale sta offrendo. Come già in altri segmenti – basti pensare alle comunicazioni transazionali – esistono possibilità di personalizzazione e pubblicità legate all’affrancatura, spesso proposte dai fornitori stessi. Quella che un tempo era una macchina che svolgeva un lavoro meccanico adesso può disporre di strumenti e opzioni per rendere quello stesso lavoro meccanico un’opportunità di comunicazione e di branding.