Dal sogno alla realtà, la formula di Tech:Art
Sono stati tre giorni intensi quelli di “Dreams Come True”, l’open house organizzata da Tech:Art di Trofarello (Torino). L’azienda – una tipografia digitale giovane e dinamica – ha aperto le porte del proprio headquarter con un evento dal concept innovativo, che ha visto la partecipazione di oltre cento visitatori, tra brand owner, agenzie creative e stampatori. Tra gli sponsor dell’iniziativa, alcuni dei principali vendor del mercato – nonché partner tecnologici dell’azienda torinese – quali HP per la stampa, Neopost Graphics e Petratto per il finishing, Agfa MGI e Luxoro per la nobilitazione, Fedrigoni per i supporti ed Esko per la parte gestionale.
Fondata nel 2001 con dieci dipendenti e “poca tecnologia”, Tech:Art è cresciuta velocemente investendo in soluzioni tecnologiche di ultima generazione e in risorse umane. Consolidatasi quale realtà votata all’innovazione, conta attualmente quaranta dipendenti – a comporne il “Dream Team” – e si pone un obiettivo di fatturato per il 2015 di quattro milioni e mezzo di euro.
“Immaginate la nostra azienda come una linea della metropolitana, dalla progettazione creativa alla gestione della logistica. Ai nostri interlocutori, proponiamo di salire e scendere a qualsiasi stazione, per ricevere un servizio puntuale e sempre all’altezza delle loro aspettative”, ha spiegato Davide Salvo, general manager dell’azienda. “Grazie a questa vision dinamica e a una struttura operativa versatile e tecnologicamente evoluta siamo in grado di operare con grande flessibilità, ed è questo il nostro principale punto di forza.”
Per far conoscere le potenzialità delle ‘stazioni operative’ della propria ‘linea metropolitana’ – un’immagine evocata anche dal logo, il cui design ricorda quello della metropolitana londinese – Tech:Art ha accompagnato gli ospiti della open house in un vero e proprio percorso creativo e produttivo, mostrando l’intero flusso di lavoro richiesto per realizzare gli elementi essenziali di un kit di vendita – flyer, brochure, espositore da banco, packaging e insegna vetrina.
“Ci siamo inventati un oggetto – un gioiello – e un brand – Jewel Dream – e abbiamo costruito tutta la parte di comunicazione per poter far toccare con mano le possibilità applicative offerte dalla nostra struttura”, ha spiegato Francesco Aceto, sales manager dell’azienda torinese.
Dal punto di tecnologico, Tech:Art ha scelto HP come partner privilegiato per la stampa: il parco macchine dell’azienda include, infatti, una HP Indigo 10000 (nel formato 50×70), una HP Indigo 7600 e una HP Indigo 5600, alle quali affianca il sistema di stampa digitale flatbed di grande formato HP Scitex 11000, ideale quest’ultimo per le lavorazioni cartotecniche. Il reparto di finishing ospita, invece, diverse soluzioni dei principali vendor del mercato per il taglio, la fustellatura e la cordonatura digitale. Una soluzione JETvarnish 3D di MGI consente di nobilitare gli stampati con la verniciatura, mentre grande attenzione ha suscitato il sistema Digital Metal DM-Liner di Kurz, distribuito in Italia da Luxoro, il primo installato nel nostro Paese, studiato per la realizzazione di colori metallizzati con costi competitivi.
Tra gli ospiti VIP della open house, Vincenzo Cirimele, titolare di Press Up e membro di Dscoop, la comunità internazionale di professionisti HP Indigo, chiamato a illustrare l’evoluzione del mercato della stampa a livello globale, con un particolare focus sul tema della trasformazione digitale.
L’open house di Tech:Art si è conclusa con un invito: “Che cosa abbiamo in serbo per il futuro? Ebbene, le idee in cantiere sono tante, ma c’è un progetto in particolare sul quale abbiamo già investito molte energie e che contiamo di lanciare molto presto: si tratta di una piattaforma web-to-pack destinata al mondo del packaging. Per saperne di più, stay tuned!”, ha concluso Davide Salvo.