Labelexpo Europe è sempre più digital
Si è respirata un’atmosfera frizzante tra gli stand di Labelexpo Europe 2015, il principale appuntamento fieristico dedicato all’universo delle etichette, andato in scena a Bruxelles dal 29 settembre al 2 ottobre. Già annunciata come la più grande di tutti i tempi, la manifestazione ha ospitato 648 espositori – provenienti da 40 Paesi – distribuiti su una superficie espositiva di oltre 34 mila metri quadrati. Importante è stata la rappresentanza della regione asiatica, con 98 aziende espositrici, mentre dal punto di vista tecnologico, i riflettori sono stati puntati sull’exploit delle soluzioni di stampa digitale.
“Labelexpo Europe è un evento globale con l’ambizione di cogliere i trend in atto nel settore di riferimento e la capacità di comunicarli”, ha dichiarato Lisa Milburn, managing director di Labelexpo Global Series, nella conferenza stampa di apertura. “Quest’anno abbiamo registrato una presenza significativa delle tecnologie di stampa digitale – con 52 soluzioni digitali in vetrina. Il digital printing è il segmento che evidenza i migliori risultati di crescita e che, di conseguenza, contribuisce alla trasformazione del settore.”
Laddove il digital printing conquista il proprio spazio anche nel mondo delle etichette, andando a integrare e completare l’ampia offerta di tecnologie convenzionali e di soluzioni ibride, a caratterizzare l’ultima edizione della manifestazione di Bruxelles è stato altresì il ruolo da protagonista giocato dal packaging.
“L’aumento delle applicazioni di stampa rivolte al mondo dell’imballaggio – un fenomeno che si rispecchia nelle tante soluzioni in vetrina rivolte a tale ambito – concorre a rafforzare il nostro posizionamento come evento di riferimento per i settori delle etichette e del packaging”, ha aggiunto Milburn.
La prima giornata di Labelexpo Europe 2015 si è aperta con il lancio ufficiale del sistema Gallus DCS 340, frutto della collaborazione di Gallus e Heidelberg – che hanno annunciato un anno fa l’acquisizione della prima da parte della seconda – con Fujifilm. Presentata come la prima stampante industriale per etichette, Digital Converting System (DCS) 340 è una linea di produzione ibrida, che integra un modulo di stampa inkjet – sviluppato congiuntamente da Heidelberg e Fujifilm – e gruppi di stampa flexo e finishing di Gallus. Il sistema consente la produzione in un solo passaggio dall’acquisizione del file all’output finale, a una velocità di 50 m/min. Con una larghezza di banda di 340 mm, dispone di un modulo inkjet – che conta fino a 64 testine di stampa Fujifilm Dimatix UV – e di una gamma colore ampliata – CMYK più arancione, viola, verde con l'aggiunta del bianco. La risoluzione nativa raggiunta è di 1200×1200 dpi.
La sezione della fiera dedicata al digitale ha visto la presenza dei principali player del settore. Attiva da oltre vent’anni nel mercato delle etichette e focalizzata sullo sviluppo del packaging digitale, HP ha presentato le ultime innovazioni del portfolio Indigo, tra cui nuove funzionalità di prodotto e pacchetti di aggiornamento, miglioramenti software per la mass customisation e nuove opzioni di finanziamento. In primo piano sullo stand dell’azienda, la serie HP Indigo WS6000 Digital Press, di cui è stata annunciata la millesima installazione presso il sito italiano del gruppo internazionale EUROSTAMPA, che ha aggiunto un quinto sistema al portfolio HP Indigo narrow-web con HP Indigo WS6800 Digital Press per produrre etichette personalizzate per brand di vini e liquori. Proprio il sistema HP Indigo WS6800 Digital Press è stato ulteriormente implementato grazie all’introduzione di nuove funzionalità, tra cui Colour Automation Package per semplificare i processi di abbinamento dei colori spot dei brand dalla prima all’ultima etichetta, e il nuovo set HP ElectroInk Fade Resistant Ink, per applicazioni esterne ad alto valore con un’elevata resistenza alla luce. La multinazionale statunitense ha, inoltre, presentato pacchetti di aggiornamento per i sistemi HP Indigo 20000 e 30000, che includono una nuova taglierina, capacità di reinserimento e HP ElectroInk White per etichette termo retratte per il primo e nuove opzioni per substrati metallizzati, nonché capacità di reinserimento per il secondo.
Tra i protagonisti della manifestazione belga, Xeikon ha presentato in anteprima Fusion Technology, una tecnologia innovativa per la produzione completamente automatica di packaging ed etichette digitali. Annunciata con lo slogan “Etichette di fascia alta. Un solo passaggio. Una sola piattaforma. Tutto digitale”, questa tecnologia coniuga la stampa di produzione a colori, una serie di nobilitazioni e la finitura digitale di etichette e imballaggi in un unico processo di produzione completamente digitale a passaggio singolo. Fusion consterà di una serie di moduli di finitura digitale rilasciati nel corso del tempo, secondo un concept modulare, che includeranno stampa a caldo/freddo, serigrafie, verniciatura lucida o opaca, a zone o strutturata su tutta la superficie, e braille digitale. Xeikon ha anche presentato la CX3, di cui parliamo in questo articolo dedicato.
Novità anche da Durst, che a Labelexpo ha annunciato l’ampliamento del portafoglio prodotti della Tau 330 UV con l’introduzione del sistema Tau 330 E. La portata innovativa risiede nella ‘E’ del nome, che indica le principali caratteristiche del sistema, ovvero ‘Economico’, Ecologico’, ‘Efficiente’. La stampante digitale a getto d'inchiostro UV single pass Tau 330 E è, infatti, dotata di nuovi inchiostri ad alta pigmentazione UV che ne riducono il consumo, destinati a stampatori di etichette di piccole e medie dimensioni. Disponibile in larghezza di stampa di 200 mm o 330 mm, con quattro o cinque colori (CMYK o CMYK + W), il sistema raggiunge una velocità di 48 metri lineari con la scelta di due risoluzioni di stampa – modalità di stampa standard a 720 x 360 dpi e modalità di stampa HD a 720 x 1260 dpi. Tau 330 E è stato progettato con particolare attenzione al costo di equipaggiamento, pur garantendo velocità e qualità di stampa competitive, una scelta che contribuisce, insieme all'elevata pigmentazione degli inchiostri di nuova concezione, a ottimizzare il TCO del sistema.
Debutti e lanci internazionali hanno riguardato anche Konica Minolta e Dantex. Konica Minolta ha presentato bizhub PRESS C71 cf, una soluzione destinata a segnare l’ingresso dell’azienda nel mercato della stampa industriale per etichette. Concepita come soluzione per etichette entry-level e high-end, bizhub PRESS C71 cf è una rotativa digitale a banda stretta basata sulla tecnologia elettrofotografica. Il sistema – che stampa in quadricromia a una velocità di 13,5 m/min e raggiunge una risoluzione di 1200×1200 dpi – è attualmente in fase di beta test presso lo stampatore portoghese Litho Formas.
Protagonista dello stand di Dantex è stata PicoColour II, la stampante digitale a getto di inchiostro UV con una larghezza di stampa di 210 mm e una velocità di 35 m/min. Dotato di inchiostri a base UV con quadricromia più bianco, il sistema consente anche la stampa su materiale flessibile, grazie al gruppo opzionale per il trattamento Corona.
Attraverso una serie di dimostrazioni live, SPGPrints ha voluto mettere in mostra il potenziale applicativo del sistema DSI, una stampante inkjet UV sviluppata con l’obiettivo di aprire le porte a nuove aree di business. Disponibile con una larghezza di banda variabile da 135 a 500 mm, DSI dispiega un concept modulare, che consente l’aggiunta successiva di stazioni colore, inclusi arancione e viola, o di unità semi-rotative in linea.
Per quanto riguarda i player dell’offset, tra gli stand in evidenza è stato quello dell’italiana OMET che ha colto l’occasione di Labelexpo Europe 2015 per presentare per la prima volta a un evento internazionale la nuova iFlex – che la redazione aveva già avuto modo di vedere durante l’anteprima italiana – un sistema di stampa flexo UV in fascia da 370 mm con velocità di stampa fino a 190 m/min. Questa soluzione entry level presenta una serie di caratteristiche innovative, ispirate dalle analisi dei bisogni del mercato. Queste includono: iLIGHT, un innovativo sistema di pre-registro con puntatore laser presente su ogni gruppo stampa; iVISION, il sistema di correzione istantanea che combina l’uso di telecamere su ogni gruppo stampa con il monitor a centro macchina; il percorso carta da soli 1300 mm, il più corto della categoria; la tecnologia Direct Drive – presente su ogni cilindro di stampa -che permette di accrescere la precisione e di eliminare le criticità date dalle trasmissioni tradizionali. In mostra sullo stand di OMET, inoltre, la Varyflex V2 Offset, una macchina da stampa in fascia media con sleeve a formato variabile per la stampa di imballaggi flessibili.
Altra azienda italiana in vista a Labelexpo è stata Sei Laser con Labelmaster, un sistema modulare per il finishing e il converting digitale dotato di quattro teste laser. Con una velocità di stampa massima di 100 m/min – mantenuta costante grazie al traction control system, Labelmaster permette di processare bobine fino a 600 mm di larghezza.
Si è presentata alla manifestazione di Bruxelles con una nuova veste grafica marks-3zet, che ha rilanciato la tecnologia Drydots. Si tratta di un sistema professionale di stampa offset che combina i concetti di tipografia e stampa digitale, rinnovandone i paradigmi e moltiplicandone i risultati. Nata dall’esigenza di creare un prodotto perfetto con un metodo scientifico che prescinda dalle abilità dell’uomo e dalle condizioni ambientali, Drydots è un processo chemical-free, grazie all’eliminazione del liquido di bagnatura, e dunque dal ridotto impatto ambientale, che consente di ottenere risultati ad alta definizione con costi di produzione ridotti.