Sandro Salmoiraghi nuovo presidente Federmacchine
In occasione dell’assemblea di Federmacchine, riunitasi giovedì 15 ottobre, Sandro Salmoiraghi, pastpresident di Acimit (associazione costruttori italiani macchine tessili) è stato eletto presidente della federazione dei costruttori italiani di beni strumentali, per il biennio 2015-2016. Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu-Sistemi per Produrre è stato riconfermato segretario generale. Sandro Salmoiraghi, presidente di Salmoiraghi Automatic Handling Spa (Monza), succede a Giancarlo Losma, che ha guidato la federazione negli ultimi quattro anni.
Il nuovo consiglio direttivo risulta composto: dal vice presidente Marco Calcagni, Acimga, e dai consiglieri Giorgio Colombo, Assocomaplast; Adelio Lattuada, Gimav; Giuseppe Lesce, Ucima; Flavio Marabelli, Confindustria Marmomacchine; Gabriella Marchioni Bocca, Assomac; Pierluigi Ponzoni, Acimac; Lorenzo Primultini, Acimall; Riccardo Rosa, Ucimu-Sistemi per Produrre; Francesco Tieghi, Amafond.
Federmacchine aggrega 13 associazioni di categoria:
- Acimac – macchine e attrezzature per ceramica;
- Acimall – macchine per la lavorazione del legno;
- Acimga – macchine per l’industria grafica, cartaria e affini;
- Acimit – macchine per l’industria tessile;
- Amafond – macchine e materiali per fonderie;
- Assiot – sistemi di trasmissione, movimento e potenza;
- Assocomaplast – macchine e stampi per materie plastiche e gomma;
- Assofluid – costruttori e operatori del settore oleoidraulico e pneumatico;
- Assomac – macchine per calzature, pelletteria e conceria;
- Confindustria Marmomacchine – macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali;
- Gimav – macchine e accessori per il vetro;
- Ucima – macchine per confezionamento e imballaggio;
- Ucimu-Sistemi per Produrre – macchine utensili, robot e automazione.
Con 4.600 imprese, 179.465 addetti, e una produzione attestatasi, nel 2014, a 36,7 miliardi di euro, quasi il 5% in più rispetto all’anno precedente, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali contribuisce in modo determinante, con oltre 19 miliardi di euro, al saldo della bilancia commerciale del paese risultata in attivo di 42,9 miliardi di euro.