Rilasciato il terzo drupa Global Trends report

drupa ha rilasciato la terza edizione del suo Global Trends report, che indaga la situazione mondiale del settore del printing su un panel di 750 stampatori di ogni parte del pianeta. I risultati rivelano che, anche se la ripresa dalla crisi finanziaria nel 2008 è incompleta e irregolare, gli stampatori di tutto il mondo sono sempre più ottimisti circa le prospettive per l'intero 2016, nonostante margini più stretti e prezzi in caduta. Tale ottimismo influenza i loro piani di investimento in sistemi di stampa.

I dati ottenuti da questo report sono stati uniti con quelli dei precedenti due e ne è stata fatta una media, per avere un barometro della confidenza economica. Relativamente al 2015 il 37% aveva dichiarato di essere in buone condizioni mentre il 12% si era definito in cris, per un indice di positività del 25%. Guardando al 2016, il 50% vede delle prospettive di crescita, mentre solo il 6% ritiene che sarà un altro anno di crisi – un grado di positività in netta crescita, al 44%. Suddividendo per regione, l'ottimismo cresce ovunque ma lo fa soprattutto in Africa, Asia, Oceania e Medio Oriente. A livello di settori quelli coi maggiori tassi di crescita sono la stampa commerciale e quella industriale.

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Fra i processi di stampa, quello maggiormente in crescita è come previsto la stampa digitale (+28% annuo), ma l'offset a foglio è a sua volta in un'ottima fase, soprattutto nei segmenti del publishing (+7%) e packaging (+12%). In quest'ultimo settore anche la flessografia è molto quotata (+18%) e perfino il rotocalco mostra una crescita, seppur modesta (+3%). La stampa industriale è molto rilevante tanto per il digitale quanto per la serigrafia (+11%).

Mentre la maggior parte del giro d'affari continua a essere legato alle tecnologie tradizionali, la stampa digitale continua a crescere in volumi e valore: prendendo in esame tutti coloro che stampano almeno il 25% dei loro lavori in digitale (spessissimo a dato variabile), emerge che la stampa commerciale impatta per il 35%, il publishing per il 24% e la stampa industriale per il 59% con unico segmento in ritardo il packaging, dove solo il 13% usa molto il digitale.

L'adozione del web-to-print è cresciuta di un solo punto percentuale, dal 25% al 26%. Solamente in un'area, il Nordamerica, e in un settore, la stampa industriale, questo trend viene disatteso con consistenti tassi di crescita.

Fornitori e stampatori sono concordi nel ritenere che la forte competizione presente sul mercato sia il principale motivo che rallenta o blocca le possibilità di crescita, immediatamente seguita dalla mancanza di vendite. Di fronte alla richiesta di ulteriori dettagli, il 58% ha dichiarato che è complesso trovare nuovi clienti, mentre il 35% ha indicato come motivazione la difficoltà nel mettere in piedi un buon team di vendite. Il 32% lamenta inoltre una scarsa domanda per stampa di tipo convenzionale, percentuale che scende drasticamente al 10% quando si parla di digitale.

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