PRT Group lancia myMailHouse negli Stati Uniti
Innovare in un settore tradizionale come quello della posta fisica è sempre complesso, a maggior ragione se si cerca di farlo sul mercato americano, il più grande del mondo. Tutto questo non ha fermato PRT Group che dal 17 di marzo ha ufficialmente lanciato il servizio di posta on demand myMailHouse. Oggi solo postale ma a breve anche D2D (Digital-to-Digital). MyMailHouse è la declinazione di PostaPronta per gli Stati Uniti, ma con qualche novità resa possibile dalla specificità del mercato.
Anzitutto c’è una forte integrazione con l’operatore postale. USPS offre servizi di Trace & Tracking anche sulla posta ordinaria, attraverso l’Intelligent Mail Barcode (IMB), l’utente può seguire il percorso della sua lettera dal momento dell’accettazione presso il Centro Postale fino al suo smistamento presso l’ufficio postale che effettua la consegna fisica. Questo consente a un utente online di seguire digitalmente il percorso della sua comunicazione fino al momento della consegna al destinatario.
La seconda novità è un servizio di normalizzazione indirizzi online che consente di avere gli indirizzi di destinazione sempre corretti e descritti con la massima precisione per migliorare il servizio di recapito e accedere a tariffe scontate. Inoltre tramite un apposito servizio denominato NCOA (National Change Of Address) , se il destinatario si è trasferito la lettera lo raggiungerà alla nuova destinazione.
Altra novità interessante riguarda le raccomandate. La ricevuta di ritorno è digitale. Il postino raccoglie la firma del destinatario su un palmare e questa viene trasmessa al mittente unitamente all’esito della consegna. I dati e le firme vengono resi disponibili sul portale www.mymailhouse.net. Niente vettore biometrico, niente alchimie lessicali per definire la natura della firma (elettronica, digitale, qualificata). Semplice rapporto di fiducia: il destinatario firma sul palmare del postino la ricezione della raccomandata.
“Questo per noi è un nuovo inizio“, commenta Dario D’Urso, ceo di myMailHouse. “Abbiamo la possibilità di innovare e sviluppare business intorno alla comunicazione postale, portando l’esperienza e l’inventiva italiana nel mercato più grande ed avanzato del mondo. E questo nonostante USPS operi in regime di monopolio: la dinamicità del settore offre molte opportunità grazie al sistema del work-sharing che incentiva e premia la capacità di pre-lavorare della posta per abbattere i tempi e i costi di smistamento e consegna.“