Il mercato delle arti grafiche
Analizzando il mercato delle aziende grafiche in generale ci vengono in aiuto gli ultimi dati congiunturali pubblicati dalla Federazione della Filiera della Carta e della Grafica relativa al terzo e quarto trimestre 2013.
I giudizi delle aziende grafiche sul terzo trimestre 2013 sono pessimistici sul mercato interno e sul mercato estero. La domanda resta debole, sia nell’area editoriale, sia in quella pubblicitaria e commerciale, per la contrazione della spesa delle famiglie, legata alla prolungata recessione economica e al notevole peso fiscale, sia per la crisi della raccolta pubblicitaria, che prosegue da oltre due anni. Rispetto al secondo trimestre 2013, il fatturato interno è segnalato in calo dal 43% delle imprese, mentre gli ordini interni sono in diminuzione per il 50% delle aziende; su entrambi gli indicatori un’impresa su due segnala stabilità. Identiche, e negative, le aspettative su fatturato estero e ordini esteri, con un 40% di imprese pessimiste e un 60% di aziende orientate alla stabilità. Stazionarie le attese sull’occupazione in 7 imprese su 10, con solo il 14% dei casi in crescita o in calo.
Le previsioni sul quarto trimestre 2013, seppure in un quadro ancora complesso, migliorano sul fronte nazionale, mentre restano negative sull’estero. In confronto con il terzo trimestre 2013, il fatturato interno è stimato stabile nel 65% delle aziende, in diminuzione nel 21% e allineata è la previsione sugli ordini interni: 64% di stabilità e 22% di flessione. Peggiori le previsioni sull’estero: il fatturato è stimato stazionario nell’80% delle aziende ed in diminuzione nel restante 20%, mentre sugli ordini esteri prevalgono le aspettative di stabilità nel 70% dei casi e vi sono attese di flessione nel rimanente 30%. Abbastanza stabili le attese sull’occupazione nel 93% dei casi, ma per contro un 7% delle imprese prevede di ridurre gli organici. Sulla base dei risultati rilevati nell’indagine della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica presso le imprese, secondo Alessandro Nova dell’Università Bocconi si ha una sensazione di miglioramento del clima economico generale confermata dagli aggiornamenti ufficiali sulle dinamiche di PIL e produzione industriale.